Anticonvenzionale, ma in perfetto equilibrio. Anche con l’ambiente. CplusC Architectural Workshop recupera un edificio vincolato attingendo a piene mani da temi ormai mainstream come sostenibilità ed efficienza energetica. Reinterpretandoli con originalità
Muratura, legno acciaio, ma anche tanto verde. Sono gli ingredienti di Welcome to the Jungle House, realizzazione decisamente originale inserita in un’area urbana soggetta a vincolo e costellata da un mix di edifici di epoca vittoriana e riqualificazioni di ex strutture industriali.

Come frutto di recupero è questo edificio, che con la sua particolare geometria e le originali facciate in muratura rappresentava un importante segno del patrimonio urbano locale: per questo motivo la riqualificazione è avvenuta sotto lo stretto controllo della municipalità di Darlington, in Australia.


Lo studio CplusC Architectural Workshop ha intessuto un racconto progettuale green in cui la vocazione verso efficienza energetica, sostenibilità e basso impatto ambientale si declinano attraverso l’utilizzo di tecnologie, materiali naturali e verde. Tanto verde. E non solo ornamentale.

La struttura dell’edificio, mantenuta allo stato originale nel suo sviluppo in pianta e in altezza, è protagonista di una serie di originali innesti materici, che a partire dal piano terra si articolano in un involucro in muratura grezza interrotto dalle aperture delle finestre: le originali incorniciate in frame di acciaio ossidato e le nuove valorizzate da telai in acciaio verniciato a polvere.

Sulla facciata a nord fa la sua comparsa una cortina di pannelli fotovoltaici, quasi un manifesto della vocazione green dell’edificio ma anche, con le sue tinte scure, un importante segno di contrasto con il gusto retrò delle murature che connotano gli altri prospetti.

All’interno, un secondo involucro costituito da una parete a brise soleil in vetro consente di calibrare il generoso apporto di luce naturale della facciata, mantenendo allo stesso tempo il livello di privacy desiderato e contribuendo alla regolazione del microclima interno.

Sotto questo aspetto altrettanto importante è l’apporto della struttura interpiano, dove una sequenza di ampie fioriere galleggianti sul doppio involucro a vista in vetro e muratura garantisce il raffrescamento degli ambienti.

Abbondante il verde anche in copertura, dove apposite strutture in acciaio racchiudono essenze locali e un vero e proprio orto urbano.

Il tema della natura è elemento ricorrente anche negli interni, che dal piano terra connotato dalle texture grezze del calcestruzzo e dei pannelli in fibrocemento utilizzati in parete si sviluppa in altezza lungo una scenografica scala a chiocciola in acciaio brunito e legno di recupero.

Legno che è protagonista assoluto degli ambienti al primo piano – impiegato a pavimento, a soffitto e per il rivestimento delle pareti – e nell’ampia zona living al piano superiore, dove il suo naturale calore contrasta con l’acciaio lucidato e l’alluminio della cucina.

A chiudere l’edificio è una copertura sostenuta da travi laminari in acciaio, sfalsata perpendicolarmente per assicurarne l’ombreggiatura durante le ore di massima insolazione.
