La spa progettata da Ressano Garcia stabilisce un nuovo rapporto con una pratica antica, celebrando secolari tradizioni mediterranee in uno spazio contemporaneo
In Portogallo, tra dolci colline, prati e piantagioni di alberi da frutto, spicca, come un grande oggetto non identificato, l’hammam firmato da Ressano Garcia. Parte di una grande casa rurale lusitana trasformata nell’agriturismo Companhia das Culturas, l’edificio propone una soluzione formale inedita e sperimentale per una tipologia architettonica antica, rompendo con la tradizione e, al tempo stesso, rievocando un brano poco noto della storia portoghese.

Gli hammam, infatti, molto amati durante l’Impero Romano e diffusi fin dalla dominazione araba in tutta l’area mediterranea, furono vietati in Portogallo dai re cattolici durante il buio Medioevo. Sollecitato dalla colta committenza, Ressano Garcia offre allora una nuova concezione del luogo in cui la tradizione autoctona è vista non solo nel suo contesto attuale, ma viene anche associata alle tradizioni storiche.
Nasce così il disegno di un’originale struttura a cupola nella quale è stata ricavata la camera calda dove immergersi nel vapore. All’esterno, la sala è ben distinguibile con la sua sagoma parabolica parzialmente incastrata sul fronte della fattoria, mentre all’interno l’ambiente è curvilineo e avvolgente – quasi a rievocare un accogliente ventre materno -, completamente rivestito di marmo e illuminato solo dai raggi che penetrano dalle aperture sulla sommità della copertura.
Panche morbidamente curve rispecchiano la forma organica della stanza, e solo una vasca con rubinetti e soffione doccia rompe la compattezza levigata dei muri perimetrali. Il senso di intimità creato dalle forme curve prosegue nelle stanze adiacenti.

Anche qui generose panche in marmo si adeguano alla morfologia dello spazio creando una geometria calda e invitante, mentre scaffalature in legno dalle tinte profonde si affiancano a pezzi in pietra naturale, tessili in lino grezzo e lampadari in paglia intrecciata, creando un layout che affonda le sue radici nel passato ma con ricercati dettagli di inequivocabile contemporaneità.
Un progetto olistico e immersivo, che lo stesso Ressano Garcia ha così commentato: “Questa architettura ospita sia la mente che il corpo. Ogni persona percepisce il mondo fisico attraverso reazioni intime enigmatiche. Il corpo conosce i bisogni comuni degli esseri umani e impara a conoscere l’ambiente costruito. La mente è in grado di interpretare l’architettura utilizzando altri strumenti. La domanda centrale è come funziona? I sensi influenzano l’architetto o i sensi sono potenziati dall’architettura? Non c’è una risposta diretta, per questo nell’Hammam Spa abbiamo cercato di informare sia la mente che i sensi”.
