Loft Buro sperimenta unendo differenti suggestioni: un tappeto dell’Arzebaijan che diventa un mosaico, un grande forno tandori al centro del locale e degli wok trasformati in elementi decorativi. Un originale mix-and-match etnico per un ristorante asiatico a Kiev
L’Asia più verace conquista Kiev attraverso l’insolito ristorante Ugli, uno spazio ispirato ai bazar orientali dove tutto sembra nascere dal caos ma, in realtà, ha origine da una calibrata giustapposizione di forme e materiali solo in apparenza dissonanti. Il sorprendente risultato è merito dello studio Loft Buro, non nuovo a divertissement architettonici in terra ucraina.

La combinazione di suggestioni e oggetti provenienti da differenti aree del Caucaso, dalla Turchia, dal Libano e dal Turkmenistan abita lo spazio attorno al forno tandori, cuore del locale e fulcro per la preparazione di molti dei piatti inseriti nell’eclettico menu.

Gli interni sono stati plasmati utilizzando tre materiali principali: legni esotici, ceramica e metallo.

A terra, un mosaico policromo riprende la fantasia astratta di un tappeto azerbaigiano, mentre i muri sono rivestiti con tegole di terracotta rossa, alternativamente concave e convesse, posate come nelle case popolari delle metropoli asiatiche, lasciando solo alcuni spiragli per l’aria e la luce.
Sul soffitto sono appese delle padelle – simili a wok – che fungono da elemento decorativo e nascondono alla vista gli impianti per l’elettricità e il condizionamento, mentre il tocco naturale è dato da piante tropicali in vaso e specie rampicanti che rivestono parte delle pareti divisorie.
Uno spazio che ha un sapore autentico, esotico quanto basta, e benché ogni cosa sia accuratamente calibrata si ha l’impressione di trovarsi in un luogo frutto di improvvisazione e spontaneità.
