C’è la mano del direttore creativo di Tubescience, Alfredo Catedral Webb, dietro al nuovo centro di produzione del brand di videomarketing di downtown Los Angeles. Una location ricca di suggestioni culturali sposa estetica postindustriale, impronta green e materiali tutti al naturale
Lo spazio certo non è tutto, ma diecimila metri quadrati sono un contenitore capace di ospitare tante idee. E ci vogliono quando a cercare casa è un brand come Tubescience, una dinamica società di videomaking del Los Angeles Arts District che ha affidato al direttore creativo Alfredo Catedral Webb il progetto dei suoi nuovi uffici.

Un vecchio magazzino, una location che respira fin dagli anni ’70 l’aria di una rivoluzione culturale capace di trasformare un quartiere un tempo industriale di downtown Los Angeles in uno straordinario incubatore di idee. E la visione unica di un designer come “Alfie” – il suo nickname in azienda – che per gli studios di Tubescience cura non solo gli interni ma anche il marchio e i murales che decorano l’edificio.

Tema principale del progetto è la luce, la base di tutta la comunicazione visiva. E di luce, soprattutto naturale, ce n’è davvero tanta in questa location grazie a 30 lucernari che oltre a illuminare gli ambienti per tutta la giornata creano una costante connessione con il mondo esterno e i suoi stimoli.

Il legame con gli elementi naturali è un altro leitmotiv di Tubescience, sottolineato da una estesa presenza del verde in tutti gli interni, dalle sale riunioni agli auditorium e gli studi di produzione, che ne ingentilisce l’estetica industriale intenzionalmente conservata in un riuscito equilibrio tra vecchio e nuovo.

Il risultato finale è un armonioso mix in cui si intrecciano legno e pelle, acciaio e cemento, suggestioni che richiamano i concetti di collaborazione e lavoro di gruppo alla base di Tubescience. E che, proprio per questo, non è solo un luogo di lavoro.

All’audace minimalismo di un grande coffee bar si alternano infatti spazi d’incontro e relax morbidi e accoglienti, fatti di arredi nelle tonalità tenui del blu e materiali naturali, capaci di creare un “home feeling” senza rinunciare a tocchi sorprendenti e provocatori.

Grande la varietà stilistica, che vede alternarsi atmosfere green ed estetica post industriale. Uno spazio eclettico, pieno di sorprese, in una parola creativo. E per creativi.
