Il particolare centro estetico realizzato dallo studio ucraino Balbek Bureau è un intreccio armonioso di elementi grezzi e dettagli raffinati, decisamente fuori dagli schemi
Un nuovo beauty salon a Kiev in Ucraina che lo studio Balbek Bureau ha progettato allontanandosi dal concetto convenzionale del centro estetico per approdare a un format inedito.

Say No Mo è infatti un salone dove la reception dà accesso anche al cocktail bar, con amache sospese e piccoli salottini che accolgono le persone in attesa del servizio e invitano a socializzare.

Un luogo inedito che si discosta dalla tradizione ma che si focalizza comunque sul benessere del cliente. Il proprietario canadese ha infatti individuato negli anni ciò che piace ai fruitori e lo ha trasmesso ai progettisti che, interpretando necessità e desideri dei clienti, hanno dato vita a un beauty salon fuori dall’ordinario.

I due livelli di un vecchio edificio in mattoni sono stati completamente invasi da cemento, metallo dorato e arredi dalle forme morbide e sinuose. Al piano terra i soffitti alti quattro metri ospitano una lounge area fatta di poltroncine e divanetti e un camino appeso a soffitto, un monolite in cemento funge da reception e il tutto è incorniciato da un irregolare arco in calcestruzzo gettato in opera che dà accesso alle altre zone.

L’atmosfera brutalista, data dalla struttura e dagli impianti a vista integrati cromaticamente al soffitto, viene ben bilanciata dagli arredi morbidi e accoglienti, dalla ricchezza degli inserti dorati, dal calore del camino e delle piante.

Attraversando il grande arco si passa quindi alla zona bar, nail art e pedicure. Qui l’elemento principale è proprio l’oro dei pannelli che ricopre le irregolarità delle pareti originali, nascondendo le colonne esistenti e allo stesso tempo fungendo da contenitori. Si tratta di lastre in acciaio lucidato e rivestito con nitruro di titanio che, grazie anche al contrasto con i toni neutri di tutto il contorno, uniscono e animano i vari ambienti.

Il bar è uno spazio aperto che ingloba l’area pedicure rendendo l’esperienza quasi conviviale. Il bancone riprende i toni grigi nel rivesitmento in metallo con saldature a vista e nel top realizzato con materiale composito. Colori chiari e neutri sono stati usati anche nella zona pedicure, dove le postazioni, collocate su un piccolo podio che integra cassetti e lavamani per lo staff, si trasformano, durante gli eventi, in deliziosi coffee table.

Un dettaglio pregiato è il lavandino free-standing dorato costruito utilizzando due vasche da bagno per bambini risalenti all’era sovietica.

L’effetto finale ricorda la Berlino degli anni Sessanta, con un mix di eleganza e rigore che si espande anche al piano inferiore, dove si trovano il make-up, la cosmetica, la zona dedicata alla cura dei capelli e i bagni, e dove l’uso degli specchi e del colore bianco sopperisce alla mancanza di luce naturale.
