Piccole capanne per riposare, edifici più grandi per un bagno di vapore, una collina e un piccolo specchio d’acqua. Il villaggio disegnato da Open AD si trova nei boschi incontaminati della Lettonia ed è un inno allo slow-living
Chi ha avuto la fortuna di visitare le Repubbliche Baltiche sa che parte della loro bellezza è data dal loro fascino rurale, fatto di strade che attraversano boschi di betulle e conifere, prati con mucche al pascolo, pianure puntellate da qualche sparuta costruzione in legno.

Qualsiasi sfumatura di verde è presente nel paesaggio, in grado di trasmettere pace e calma, come se qui fosse ancora in qualche modo possibile vivere in maniera semplice.

Ed è un invito charmante alla semplicità il wellness resort lettone Ziedlejas progettato dallo studio Open AD, costruito in una regione sfruttata per fare esperimenti sulle piante quando la cortina di ferro non era ancora caduta e in seguito abbandonata per decenni, fino a quando due imprenditori ne hanno intravisto il potenziale come destinazione off-circuit per il relax del corpo e della mente.

Il cuore del progetto è la sauna, prits in lingua locale, e i suoi innumerevoli benefici. Gli edifici in cui si trovano le “camere di vapore” non sono però copie di quelli tradizionali, ma contemporanee interpretazione delle “capanne calde” disegnate da Open AD e poste a pochi passi da uno specchio d’acqua in cui tuffarsi dopo qualche minuto all’interno.

Inoltre, dallo scorso anno, Ziedlejas offre la possibilità di pernottare in loco, all’interno di piccole casette dal rassicurante tetto a falda. Gli alloggi sono costruiti con materiali tipici della campagna – legno per la struttura e gli arredi principali, acciaio corten per il rivestimento esterno, lino per la biancheria – ma stupiscono grazie a una porzione interamente vetrata che reinterpreta l’aspetto delle serre.

In questo spazio sono collocati tavoli bassi per bere il tè alla maniera giapponese o il letto, per addormentarsi letteralmente guardando le stelle. Ordinate stradine con ghiaia bianca conducono alle mini-abitazioni e si snodano tra delicati terrazzamenti, in parte coltivati come orti, in parte abbelliti con fiori ed essenze dall’aspetto naturale e spontaneo.

In un futuro che si spera molto prossimo, la proprietà prevede di ampliare ulteriormente il resort con la costruzione di una cabina che funga da lounge per l’accoglienza e sala per eventi speciali. Il progetto sarà affidato sempre allo studio Open AD, affinché tutto abbia una forte coerenza estetica.
