La maestosità del cemento interpretata e domata dallo studio Rick Joy attraverso forme essenziali. Un progetto che trova la sua bellezza nella semplicità e nelle proporzioni. E che si concretizza nella tensione dinamica tra involucro scultoreo e interni raffinati
Un edificio scultoreo, progettato dallo studio Rick Joy, si nasconde nel cuore del sofisticato quartiere Polanco a Città del Messico. Un manufatto dalle linee essenziali, realizzato in cemento e circondato su tre lati da altre abitazioni: solo il fronte occidentale si affaccia sulla strada con grandi aperture vetrate.

All’interno del fabbricato la luce viene portata a tutti gli ambienti attraverso tre grandi cavedi arricchiti con vegetazione a terra, fioriere a parete e piante sospese che ammorbidiscono la struttura in cemento.

I materiali utilizzati per il progetto sono pochi ma riprendono sapientemente la tradizione edilizia locale e, nonostante la solidità, trasmettono un forte senso di calore e delicatezza.

A livello strada un cancello in acciaio annerito introduce al cortile d’ingresso, illuminato dal cavedio soprastante. Qui parte la scala d’accesso ai piani composta da una rigorosa struttura in lamiera che viene addolcita e impreziosita grazie al sinuoso corrimano in ottone spazzolato.

Quattro piani costituiti da due appartamenti e una terrazza privata che si apre sui tetti della città. Il progetto dello studio Rick Joy passa dalla scala architettonica al dettaglio degli interni studiando minuziosamente ogni particolare.

Un linguaggio progettuale che gli consente di riequilibrare ed enfatizzare l’essenzialità del minimalismo generale attraverso la luce, le texture, i tessuti, i materiali più preziosi. Le linee nette e i toni neutri vengono infatti ridimensionati dalle forme armoniose degli arredi, dal calore degli elementi in legno e da moderati tocchi di colore.

Il cemento, impiegato per la sua resistenza al terremoto, è protagonista assoluto. La tridimensionalità e ripetitività date dal listello e allo stesso tempo la forte omogeneità favoriscono straordinari effetti di luce naturale e fanno da sfondo agli oggetti in scena. Le grandi finestre disegnate da sottili profili in acciaio nero rompono la monotonia regalando aperture generose verso l’esterno e rendendo il tutto più dinamico e movimentato.

All’interno le finiture pregiate in bronzo e pellame donano all’ambiente una sottile eleganza, mentre il legno a pavimento, a soffitto e negli arredi ricrea l’intimità.

L’atmosfera generale è decisamente morbida e avvolgente grazie anche alla presenza delle piante, in un riuscito gioco di alternanze tra artificiale e naturale.