Progetti
Michelberger Hotel

Sigurd Larsen rinnova la lobby di un hotel simbolo della new wave berlinese. Un vero e proprio salotto aperto a tutti, frequentato dai giovani e dalla comunità artistica locale

Aperto nel 2009, il Michelberger di Berlino è diventato da subito uno dei luoghi più celebri in città. Progettato dallo studio Werner Aisslinger, l’hotel è stato il primo a puntare sui viaggiatori che cercano un alloggio di stile ma al prezzo di un ostello, anticipando la fioritura di molti alberghi per backpackers in tutti gli angoli del mondo.

Ma in breve tempo è diventato qualcosa di più: forte della sua posizione nel vibrante quartiere di Friedrichshain, a pochi passi dai binari della S Banhof e dalla East Side Gallery, galvanizzato da una location post industriale che causa immediata ostalgie, il Michelberger – con il suo bar e la sua lounge extra accogliente – si è trasformato in un luogo di ritrovo per artisti e alternativi.

Di recente la tanto amata lobby è stata rinnovata su progetto di Sigurd Larsen, già autore di alcune suite della struttura. L’architetto ha tratto ispirazione dagli interni di edifici simbolo della DDR, come il monumentale cinema Kino International e il Café Moscau, entrambi a pochi passi da Alexanderplatz.

Il beige, il marrone e il grigio, che nella Germania Est erano tristemente associati a tutti gli ambienti privi di allegria e personalità, diventano in questa sala comune un rilassante accostamento di nuance. I nuovi sofà sono realizzati in legno massello con cuscini in pelle, concepiti per migliorare con il tempo, attraverso un aspetto via via più vissuto.

Ed è ancora la bellezza dell’imperfetto la caratteristica principale dei lampadari artigianali creati da Berlin Art Glas. Chandelier con sfere in vetro color ambra di differenti dimensioni, combinate con apparente casualità. Le grandi vetrate su strada, con la loro griglia industriale, continuano a connettere il “salotto” con l’esterno urbano, invitando i passanti a entrare e fermarsi.