Progetti
Gate to Beauty

A Barcellona ha aperto i battenti Darial, innovativo concept store che il suo ideatore, il fashion designer Djaba Diassamidze, immagina come una porta d’accesso a un mondo dorato, fatto di arte, moda, cibo e letteratura

Un innovativo concept store incontra l’eleganza storica di Casa Tomàs Roger, edificio del XIX secolo situato lungo Carrer d’Ausiàs Marc, nel quartiere di Dreta de l’Eixample, a Barcellona. È Darial, nuovo spazio multidisciplinare nato dall’estro del fashion designer di origine georgiana Djaba Diassamidze con il team del magazine Apartamento. “Ho scoperto la scena artistica in città”, spiega Diassamidze: “una delle persone che ho incontrato qui è stato questo artista locale di nome Guillermo Santomá. Poi ho avuto l’idea di un’installazione artistica con cui presentare un negozio, in modo che la gente di Barcellona possa scoprire quali saranno le prossime tendenze”.

1.500 metri quadrati accolgono infatti una selezione in continua evoluzione di abbigliamento firmato, opere d’arte, libri e altri oggetti, dislocandoli tra vere e proprie nicchie esperienziali, ciascuna delle quali rappresenta un particolare gusto. Un esuberante pastiche di epoche e riferimenti culturali si traduce così in uno spazio dall’anima essenziale, in una serie di sale concepite come immacolati white cube che preziosi pilastri a forma di palme impreziosiscono con la loro idea di esotismo ricercato.

Tutto il glamour di un set cinematografico in stile Art Déco è qui ricreato – l’ispirazione sembra provenire da un classico di Alain Resnais, L’anno scorso a Marienbad – e posto in dialogo con i paraventi di Coromandel, nonché con gli arredi e le decorazioni dei maestri del design del XX secolo, da Pierre Chareau a Serge Roche e Pierre Paulin.

Ovunque poi sono presenti morbidi tappeti color avorio e minimalisti archi orientali: sono loro a ricordare al visitatore che Darial non è che un’antica parola persiana che significa porta, un passaggio varcato il quale sarà possibile accedere al mondo dell’arte, della moda, del cibo e della letteratura. All’interno prodotti di Muller Van Severen, Impossible Project, Lomography e Bang &Olufsen si alternano a oltre cento marchi di designer affermati ed emergenti, come Raf Simons, The Row, JW Anderson, Haider Ackermann, Jil Sander, Sacai, Isaac Reina e Mykita.

Per me scegliere un brand è un modo per rendere omaggio ai designer che considero colleghi. È tutto molto naturale, non direi che si tratta solo del mio gusto, ma del rispetto che nutro per altri designer e aziende”, spiega Diassamidze. La selezione di libri che ne accompagna la visione è posta su scaffali realizzati su misura in lacca nera e superficie specchiante, e anticipa in qualche modo il tema dello store: la proposta di mostre e collaborazioni con artisti contemporanei all’interno di un’apposita galleria dotata di pavimenti e portici in cemento grezzo.

Il vero colpo di scena è però Le Léopard, raffinata brasserie dove il bianco delle pareti è interrotto da poltrone in morbido velluto rosso e dettagli in foglia dorata, omaggio alle migliori ambientazioni di Luchino Visconti.