Progetti
Garden Hotpot

MUDA Architects firma un sorprendente ristorante open air, senza pareti, con tavoli poggiati su una sinuosa passerella che si fa spazio tra alberi di eucalipto e un lago ricoperto di fiori di loto

È un esempio unico di connubio tra architettura e natura, il Garden Hotpot Restaurant, locale che regala l’opportunità di cenare letteralmente immersi in una foresta. Siamo a Sansheng Township, nella provincia cinese di Sichuan, territorio caratterizzato da paesaggi incontaminati vicino alla città di Chengdu.

È qui che MUDA Architects ha progettato una struttura open air senza pareti, con tavoli poggiati su una sinuosa passerella che si fa spazio tra alberi di eucalipto, sulle sponde di un lago ricoperto di fiori di loto.

L’obiettivo era di dare vita a un luogo esclusivo, scenario ideale di un’esperienza irripetibile, impattando il meno possibile sull’ambiente. Niente muri, allora, e nemmeno vetrate: in quest’installazione eco-compatibile ed essenziale, disegnata in seguito a una mappatura manuale e assecondando l’orografia del terreno e la forma dello stagno, il confine tra interno ed esterno è completamente sfumato.

Nato a Boston, ma con due sedi in Cina, di cui una proprio a Chengdu, lo studio MUDA Architects – che con questo progetto ha conquistato il Restaurant & Bar Design Awards 2020 – l’ha realizzata con un team di costruzione composto da migranti locali, pensando a ogni dettaglio.

Per evitarne il deterioramento, la passerella è stata fabbricata con legno anticorrosivo e coperta da un ripiano in lamiera di acciaio zincato rivestita con vernice bianca al fluorocarbonio, sostenuto da una serie di fini colonne alte tre metri. Il diametro di queste ultime è di appena 88 millimetri: l’idea era di puntare su pilastri sottili, che con il loro aspetto esile riecheggiassero le sagome dei tronchi dritti degli eucalipti circostanti, confondendosi con essi.

Così integrati nella natura, il tetto e il pavimento del Garden Hotpot corrono paralleli offrendo ai clienti una vista panoramica senza barriere. E se ci sono giorni in cui il ristorante sembra quasi smaterializzarsi tra i vapori acquei, osservata dall’alto la sua struttura appare come una presenza eterea: un circuito curvilineo che con il suo bianco spunta dal verde del bosco.