Progetti
Desk Sharing

L’innovativo modello di lavoro desk sharing diventa reale nella nuova sede di Oliver Wyman progettata da DEGW-Lombardini 22

È il momento di cambiare abitudini, abbandonare la postazione fissa e scegliere la propria dimensione ogni giorno. In NOW è possibile grazie agli spazi green e high-tech progettati da DEGW. Un nuovo progetto fatto di sensibilità progettuale e competenza tecnica, che ha accompagnato Oliver Wyman, società globale di consulenza con 60 uffici in 29 Paesi, in nuovi spazi di lavoro, sempre in centro a Milano, da Piazza San Babila a via Broletto.

La nuova sede si trova in un piccolo complesso edilizio formato da due edifici di epoche differenti – anni Sessanta e fine Ottocento, in via Broletto 16 – riprogettato da Quattroassociati con nuove facciate continue in alluminio e vetro, per garantire la massima luminosità agli ambienti di lavoro. Nella definizione delle nuove facciate è stata posta attenzione alla rilettura della facciata storica vincolata restaurata nelle sue caratteristiche iconiche, pur nella contemporaneità dei materiali e delle soluzioni tecniche utilizzate. Il cortile esistente è stato riqualificato come giardino e reso visibile e accessibile dalla via Broletto. Questi aspetti della riqualificazione architettonica hanno rappresentato elementi importanti per la progettazione compiuta da DEGW, brand del Gruppo Lombardini22 dedicato al workplace, nata dalla riflessione sui nuovi modi di lavorare e sui mutamenti dei luoghi a esso deputati.

Gli uffici di via Broletto sono quindi un ambiente di lavoro fluido, che massimizza il potenziale delle persone, consentendo la scelta tra una varietà di spazi chiusi e aperti, entrambi in grado di rispondere alle necessità di confidenzialità e privacy, così come a quelle di collaborazione e lavoro in team. Uno spazio in cui orbitano più di 125 persone sui due piani su cui si dispongono gli uffici (il secondo livello con la terrazza affacciata sulla corte-giardino e parte del terzo piano).

Il fulcro del progetto è l’innovativo modello di lavoro scelto: il desk sharing, ovvero la maggiore flessibilità per dipendenti e collaboratori di scegliere la loro postazione. In quest’ottica le scrivanie non sono assegnate a una persona sola, piene di carte e di oggetti personali. Ma ve ne sono di diverse tipologie, per garantire la possibilità di scegliere quella che meglio si adatta alle esigenze della giornata: si può lavorare su scrivanie standard rettangolari o tavoli tondi, piani alti o bassi.

La condivisione, così, incoraggia la collaborazione abbattendo le barriere. Inoltre, senza uno spazio di lavoro dedicato ai singoli, i dipendenti hanno la libertà di muoversi, promuovendo nuove relazioni e la cultura del lavoro di squadra. Grande attenzione, quindi, è riservata all’iniziativa personale che viene valorizzata e incentivata grazie a un processo di people management costante, volto alla motivazione di ogni singola risorsa umana.

Per questo i nuovi uffici Oliver Wyman dispongono di un ampio menu di aree collaborative e aree lavoro, integrate con il verde per favorire il benessere e il comfort di chi vi lavora, e di 11 sale riunioni diversificate per dimensione e modalità di utilizzo a seconda delle tipologie.

L’ambiente interamente domotico vede una grande attenzione al comfort, come i nuovi materiali a soffitto, una innovativa moquette con forma a rombo realizzata ad hoc con colori e forme aziendali. Inoltre, il benessere dei dipendenti è garantito da una particolare attenzione all’acustica curata da Atmos, la business unit di Lombardini22 dedicata al business physics. All’analisi dell’esistente è seguita la posa di setti acustici a soffitto e pareti vetrate con alta performance con doppio vetro (spesse 12 cm). Anche sul soffitto della cucina i moduli di legno hanno una innovativa placcatura acustica in Celenit di colore nero, pannelli isolanti termici e acustici in fibre di legno di abete mineralizzate e legate con cemento Portland.

Workplace Change Management

Con la consapevolezza che non basta “preparare” gli spazi di lavoro per le persone, ma occorre anche preparare le persone ai nuovi spazi di lavoro, DEGW insieme a FUD ha compiuto una profonda operazione di change management.

Prima tappa di questo percorso è stato individuare i change agents: persone che si sono candidate per essere informate in anteprima sulle caratteristiche dei nuovi uffici, condividere in via preliminare alcune scelte per poi trasmetterle agli altri dipendenti. I change agents fanno proprie le linee guida di progetto e le promuovono con entusiasmo, le spiegano a tutti e divengono un punto di riferimento per rispondere alle domande e per raccogliere i feedback, guidando i colleghi nella transizione.

L’attività si è concretizzata con due incontri con i change agents e una successiva visita in cantiere con tutti i dipendenti dell’azienda. I workshop svolti dal team di DEGW con i change agents sono stati dedicati allo sviluppo condiviso di due luoghi fondanti il nuovo ufficio: la reception e le aree meeting.

Nel dettaglio, per la reception si è lavorato sia sul valore che si dà a questo luogo (semplice strumento di accoglienza, spazio di lavoro in team, area di supporto per ospiti e dipendenti) sia sul mood (high tech, green, industrial).

Per le aree meeting attraverso un workshop organizzato come un gioco in scatola con tabellone e pedine si sono definiti il mood stilistico degli spazi e le configurazioni più utili ai dipendenti per definirne le migliori forme di utilizzo.

Avendo a disposizione il menu dei worksetting presenti nei futuri uffici di Oliver Wyman, i partecipanti hanno stabilito quali criticità, opportunità e regole di utilizzo possano essere presenti nelle aree di supporto e di lavoro, e appuntato suggerimenti e considerazioni utili per una progettazione partecipata.