Progetti
Delvaux, Belgian Attitude

Dal 2012 lo studio Vudafieri-Saverino Partners cura il concept degli store Delvaux. Più di 42 negozi nel mondo, da Le 27 a Bruxelles, che rivoluziona il vocabolario del retail di lusso, fino al recente flagship romano, dove rivivono i fasti dell’antica domus

È un omaggio alla Città Eterna il flagship Delvaux recentemente inaugurato in un edificio storico dell’esclusiva Piazza San Lorenzo in Lucina di Roma. La pelletteria di lusso fondata a Bruxelles nel 1829 si è affidata ancora una volta allo studio milanese Vudafieri-Saverino Partners per la scelta del leit motiv del progetto di interior, ispirato alla domus romana e alla disposizione dei suoi spazi. Tra Atrium, Tablinum, Peristilum, Triclinum si articolano così le collezioni Delvaux, in un susseguirsi di ambienti che, come in una moderna domus, da pubblici diventano sempre più intimi, alludendo a un’esperienza di shopping capace di offrire un progressivo senso di esclusività.

Nella domus romana

Ad accogliere il cliente, nelle prime due maestose sale della boutique, è un lampadario di Venini degli anni Settanta, che illumina, con i suoi pendagli in cristallo, un tavolo da gioco intarsiato risalente invece al Seicento italiano. A conferire un ulteriore tocco di preziosità agli ambienti è poi il pavimento d’ingresso, realizzato in marmo travertino Navona e decorato da un motivo a losanghe con inserti in ottone. La shopping experience prosegue nella parte posteriore: qui sorge il Peristilum con le sue immacolate volte a crociera e le colonne rivestite da una speciale carta da parati in cui le rovine di Piranesi sono reinterpretate in chiave contemporanea e pop. Le architetture barocche di Borromini e le pareti decorate dall’artista Filippo Falaguasta conducono al Triclinum, che, tra atmosfere anni Cinquanta e arredi vintage, funge da vera e propria VIP Room.

Delvaux a Bruxelles

L’apertura del flagship romano segue quella del negozio milanese di via Bagutta e conferma il ruolo di interior designer di Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino che dal 2012 curano il concept delle boutique Delvaux. Utilizzando il linguaggio dell’interior decoration per declinare in maniera sempre nuova la belgitude e la creatività della Maison, lo studio milanese ha così dato vita a più di 42 negozi nel mondo, di cui 15 in Europa. Tra questi spicca senz’altro Le 27, inaugurato nel 2018 all’interno di una villa borghese sul Boulevard de Waterloo di Bruxelles. All’insegna di eclettismo e contaminazioni, a metà tra concept store e galleria d’arte, Le 27 rivoluziona il vocabolario del retail di lusso e, con la sua selezione di oggetti d’arte, tappeti antichi, fotografie d’autore e ricercati pezzi di design, completa l’opera dello studio improntata all’evocazione del movimento De Stijl.

L’equilibrio tra gli opposti

Come sottolineano gli architetti, l’allestimento dello store di Bruxelles si basa su una combinazione di categorie opposte: l’antico e il contemporaneo, l’ordine e l’apparente disordine, il rigore geometrico e l’asimmetria.

Il gioco dei contrasti armonici vuole essere un richiamo alle tendenze della Maison che nelle sue creazioni unisce linee classiche e inserti moderni. Conservando tutti gli elementi caratteristici della villa in cui sorge – dai soffitti alti fino a quattro metri allo scalone in legno con la balaustra intagliata, dai parapetti in ferro battuto ai decori in gesso delle pareti – Le 27 è dominato dal bianco che riempie di luce gli ambienti, interrotto soltanto da bande verticali, bordi, riquadri e nicchie di colore grigio chiaro. A questi elementi si aggiungono mensole e consolle che, come la grande vetrata affacciata sul cortile interno, si ispirano alle tele di Mondrian. L’uso di materiali preziosi quali il marmo e il nichel lucido è invece una chiara allusione all’Art Déco.

Il “fil noir” dello store londinese

A raccontare la tradizione, il savoir-faire e al tempo stesso la creatività del brand con un linguaggio che riflette l’identità del luogo è anche lo store londinese di New Bond Street. Progettato nel 1906 da William Flockhart, l’edificio che ospita la boutique è un vero e proprio gioiello architettonico la cui valorizzazione ha avuto un ruolo centrale nel progetto di interior design. Protagonista è infatti la boiserie nera in finitura opaca che caratterizza la facciata e fa da cornice alle creazioni Delvaux attraverso il contrasto con la geometria quadrata delle mensole e delle consolle in oro pallido. Boiserie che ritorna nell’imponente scalinata che conduce al piano inferiore, dove i toni scuri dell’ambiente enfatizzano il bianco dell’armadio icona di Delvaux. Accanto alla presenza di pezzi di design del XX secolo, lo spazio si distingue anche per i divani MSE Marta Sala Edition e il progetto di illuminazione curato da Walter Amort.

Il design milanese incontra la creatività belga

Se a ogni indirizzo corrisponde una boutique unica, dove l’universo Delvaux dà vita a un dialogo tra le creazioni della Maison e straordinarie opere d’arte decorativa, il negozio milanese di via Bagutta, all’interno di Palazzo Reina, rappresenta una commistione inedita tra citazioni del design milanese del XX secolo e riferimenti alla creatività belga. In uno spazio di 200 metri quadrati, ogni elemento si fa portavoce di una storia: dai pannelli in marmo che celebrano gli ingressi tipici dei palazzi milanesi del Novecento fino alla scelta di arricchire l’arredamento con pezzi di Luigi Caccia Dominioni, Ignazio Gardella e Angelo Lelli, la boutique di Milano conferma la capacità degli architetti di fare del genius loci il tratto distintivo di ogni progetto.