Superfici domestiche trattate come quadri: Sam Buckley stupisce per l’uso spregiudicato del colore e rinnova un appartamento scozzese del XVII secolo
“Una casa effetto wow, che lasci di stucco amici e parenti” era il desiderio di Brenda Carey, senior computer game designer che ha scelto di vivere in un appartamento vittoriano a Edimburgo.

Per rinnovare la zona giorno e la camera degli ospiti in maniera decisamente coraggiosa, superando la nostalgica voglia di recuperare i dettagli d’epoca della ricca abitazione, si è rivolta al progettista Sam Buckley. L’architetto, abituato a usare gli spazi come un pittore farebbe con tele bianche, ha definito interni in stile cartoon attraverso tonalità di colore decise accostate in maniera insolita e coraggiosa.

Ispirato dal movimento Supergraphics che tra gli Anni 60 e 70 ha portato avanti interventi di rottura in interni storici, completamente ridisegnati attraverso l’uso di grafiche geometriche e di palette accese, Buckley ha individuato nove tonalità guida, alternando nuance calde e fredde, che secondo lui sono in grado di “influenzare le persone a un livello profondo, provocando emozioni”.

Le campiture sono state studiate nei minimi dettagli con rendering e simulazioni tridimensionali; prima dell’intervento, è stato l’architetto in persona a tracciare con matita e compasso i segni per il pittore.
Quello che stupisce maggiormente è la libertà compositiva dell’insieme: senza paura, rettangoli, cerchi e quadrati a contrasto non seguono i confini degli elementi architettonici – i fregi a soffitto, ma anche gli infissi in legno e gli scuri delle finestre – creando un quadro astratto tridimensionale.
Su misura anche i tappeti, prodotti da CC Tapis, manifattura italiana con cui Sam Buckley ha collaborato in prima persona, e i dettagli in metallo smaltato applicati sulle porte.