Boundary Space Design è lo studio cinese che ha progettato il flagship store del marchio di abbigliamento femminile Cactus. Da qui la suggestione del rosa, che immerge il negozio in un’atmosfera romantica e delicata
Con l’avvento delle tecnologie digitali e la diffusione dell’e-commerce il settore del commercio al dettaglio ha subìto una trasformazione quasi obbligata. Che cosa possiamo offrire in più ai clienti, per attrarli nei nostri punti vendita? Questa la domanda che oggi tutti i marchi con una rete di flagship store devono porsi prima di programmare una nuova apertura. L’obiettivo, in genere, è di legare al momento dell’acquisto una shopping experience multisensoriale e coinvolgente, in grado di creare empatia tra brand e consumatori e di offrire a questi ultimi una motivazione in più per comprare un determinato prodotto in negozio anziché online.

Nasce da questa sfida il Cactus Fashion Store di Xi’an, una delle quattro capitali antiche della Cina, oggi sede universitaria di rilievo. «Vagando per lo spazio vuoto ci è venuto in mente un giardino alle prime ore del mattino», spiegano da Boundary Space Design, lo studio cinese che ha progettato la boutique del marchio di abbigliamento femminile Cactus. Da qui la suggestione del rosa, un rosa antico proposto in più sfumature che immerge l’intero negozio in un’atmosfera romantica e delicata.

L’altra scommessa era di sfruttare al meglio uno spazio distribuito su due livelli dalle ampiezze molto diverse – se il piano terra misura 40 metri quadrati, quello superiore raggiunge i 200 – ed è così che la zona all’ingresso è stata trasformata in un accogliente salotto, una sorta di area lounge collegata al piano superiore tramite una scala a chiocciola bianca. Altro elemento essenziale del progetto sono, infatti, le linee curve e nel Cactus Fashion Store di Xi’an, dove l’altezza totale dei muri tocca quasi i nove metri, quelle della suddetta scala si accostano ad altre tracciate da una fessura tondeggiante dietro cui si celano bagno e ripostiglio e da una spirale di centri concentrici irregolari intarsiati nel soffitto, quasi a evocare delle nuvole nel cielo.

Al tutto si aggiungono le forme ondulate dei complementi d’arredo, dal camerino al divano dove accomodarsi per una pausa relax, mentre nell’unico punto dove il sole batteva diretto sono stati posizionati, al fine di sfumare e ammorbidire l’illuminazione, due periscopi a parete con filtri rossi da cui è anche possibile guardare fuori.

Il risultato è un gioco di luci volto a impreziosire una boutique caratterizzata dal contrasto tra materiali quali acciaio e mattoni rossi e ulteriormente abbellita dalla presenza di un bancone verde ricavato dal vetro di vecchie finestre ora rimosse e di grandi ritratti di donna esposti a rotazione. E per l’inaugurazione ne è stato selezionato uno di Amedeo Modigliani, realizzato nel 1918 e dedicato alla pittrice Jeanne Hébutern, musa ispiratrice dei suoi ultimi anni di vita.