A Mosca, l’illuminazione è l’elemento chiave di un bar affacciato sulla piazza Rossa. Un spazio dall’effetto teatrale, progettato da Sundukovy Sisters Architecture & Design Studio
Più di duemila lampadine a bulbo: le gemelle Irina e Olga Sundukovy le hanno rese il simbolo iconico del Bosco Mishka Bar, locale nel cuore di Mosca, affacciato sulla piazza Rossa, con vista sul Cremlino e sulla Cattedrale di San Basilio.

Fondatrici dello Sundukovy Sisters Architecture & Design Studio e vincitrici, nel 2018, del prestigioso riconoscimento di Designer of the Year ai Gold Key Awards della BD|NY, manifestazione dedicata ai professionisti del settore contract negli Stati Uniti, le due progettiste avevano di fronte a sé una sfida non da poco: rinnovare l’ex Bosco Fresh Bar situato all’interno del GUM, “grande magazzino di Stato” nell’era sovietica, oggi centro commerciale che con la sua architettura Liberty di fine Ottocento ospita un centinaio di negozi, oltre a bar e ristoranti.

“Come non tradire la storia e l’opulenza di una simile location abbracciando un gusto contemporaneo?”, si sono chieste le Sundukovy Sisters. A suggerire loro la soluzione sono stati i fili di luci che di notte illuminano gli archi e le torri della facciata in granito rosso, pietra calcarea e marmo del mall russo.

È così che l’illuminazione è diventata l’elemento chiave di uno spazio a pianta aperta di 478 metri quadrati, dove sono state disposte 2050 lampadine dimmerabili.

Due gli obiettivi: da un lato, connettere idealmente interno ed esterno e rendere il locale ben visibile nelle ore di buio con un approccio improntato alla sostenibilità.

Dall’altro, evidenziare le caratteristiche architettoniche – passaggi e vetrate ad arco in primis – di un ambiente dalla forte eredità storica. Risponde a questo secondo intento, regalando al Bosco Mishka Bar un sapore rétro misto a un’atmosfera teatrale, anche la scelta di impreziosire il locale con specchi anticati e pareti invecchiate ad arte con intonaco decorativo e di arredare un’area con un grande tavolo e un lampadario che strizzano l’occhio a epoche passate.

Ma si sa, mai come oggi l’interior design punta sui contrasti e in questo caso la ricerca di un’estetica vintage ha finito per intrecciarsi con la volontà di “non riempire, ma purificare lo spazio”.

Quindi gli arredi comprendono sedie, panche, tavoli in legno e marmo di stampo minimalista, cui si sono aggiunti alcuni tocchi stravaganti volti ad attirare clienti smaniosi di selfie da condividere sui social, come hanno spiegato le stesse designer.

Su tutte, la struttura a ziggurat in acciaio inossidabile dalla superficie riflettente e la tendina in tessuto cangiante posta sotto al bancone.
