Progetti
Alila Yangshuo Resort by Vector Architects

Su un’ansa del fiume Li, sorge il complesso industriale di Yangshuo, acquisito negli anni duemila da Alila Hotels che ha incaricato Vector Architects del progetto di riqualificazione e Horizontal Space Design del design degli interni del nuovo resort.

I paesaggi delle montagne e d’acqua di Guilin sono i migliori al mondo”: così dice un’iscrizione su una tavoletta della dinastia Song (960-1279) che si trova ai piedi del Picco della Bellezza Solitaria nella regione del fiume Lijiang, dove lo studio pechinese Vector Architects ha progettato il recupero di uno zuccherificio da destinare a sede di un resort di lusso. L’area, situata a nord est della regione dello Guangxi a settecento chilometri da Guǎngzhōu (già conosciuta in occidente come Canton e al centro della più grande conurbazione metropolitana del mondo, che conta 46,5 milioni di abitanti), è una delle mete turistiche più popolari della Cina. Il paesaggio è carsico, caratterizzato dalle acque del fiume che scorrono fra i picchi verticali di roccia dolomitica sui quali cresce la vegetazione subtropicale e da grotte.

Nel 1980 l’allora presidente Deng Xiaoping, in visita all’area, dichiarò prioritaria la protezione dell’ambiente del fiume Lijiang e furono chiuse le unità produttive della zona. La crescente consapevolezza del pregio ambientale di Guilin portò nel 1996 la Commissione Nazionale della Repubblica Popolare Cinese per l’UNESCO a candidare lo scenario del fiume Lijiang per l’inserimento nell’elenco del patrimonio mondiale dell’umanità. Qui, su un’ansa del fiume Li, sorge il complesso industriale di Yangshuo, acquisito negli anni duemila da Alila Hotels, una catena indonesiana che ha incaricato Vector Architects del progetto di riqualificazione e  Horizontal Space Design del design degli interni del nuovo resort.

Lo studio incaricato, Vector Architects è uno dei protagonisti della scena architettonica internazionale. Dong Gong, il fondatore, ha studiato a Pechino, Monaco e Chicago e lavorato negli Stati Uniti con Richard Meier & Partners e Steven Holl Architects. Lo studio esprime un approccio di critico pragmatismo, che è tipico dell’architettura cinese contemporanea più interessante.

Abbiamo sempre pensato” – dice Dong Gong  –  “che il progetto abbia bisogno di confrontarsi con i problemi sin dal primo giorno. Piuttosto che imporre il proprio ego un buon architetto deve rispettare l’ambiente esistente con logica e ragionevolezza”. Per Vector Architects ciò si traduce nell’attenzione a quattro questioni strategiche  – le interrelazioni del programma architettonico, lo spirito del luogo, la percezione e il dettaglio – che si possono riassumere nell’importanza del “prendersi cura”.  Un atteggiamento che ha portato lo studio a occuparsi di progetti di dimensioni relativamente ridotte, soprattutto in relazione a quanto avviene in Cina negli ultimi anni.

Il progetto per l’Alila Yangshuo prevede il recupero degli edifici industriali degli Anni Sessanta e la costruzione di tre nuovi corpi di fabbrica. Il programma funzionale comprende 117 fra camere e suite, oltre a ristoranti, caffè, bar, un’area fitness e una libreria.

L’impianto volumetrico è molto chiaro: un nuovo edificio di cinque piani lungo quasi cento metri fa da confine verso la strada di ingresso, altri due volumi formano una corte con i fabbricati storici. Le 102 camere sono ospitate nell’edificio su strada, mentre gli edifici sulla corte ospitano gli appartamenti con giardini privati. Gli spazi comuni sono ricavati negli edifici storici, insieme alle Heritage Suites, le più prestigiose del resort.

Per bilanciare l’accentuata verticalità della natura Vector Architects ha disegnato un intervento dalle linee molto semplici. All’inizio i nuovi corpi di fabbrica erano stati progettati con tetti piani, ma, in seguito alle critiche del governo locale, lo studio ridisegnò le coperture adeguandole alle coperture a falda degli edifici storici. Dice Dong Gong: “In realtà la soluzione mi piace. In qualche modo, qualche compromesso nel corso della progettazione può non essere una cattiva cosa”.

Colpisce per la raffinatezza il sistema di circolazione del resort. Gli edifici sono connessi da un sistema di spazi aperti molto suggestivo, che comprende una piazza allagata che funge anche da riserva antincendio e una piscina che riutilizza le strutture del molo sul fiume Li. Il sistema dei percorsi pubblici si estende nel nuovo edificio pluriplano, la cui lunghezza è interrotta da tre spazi speciali assimilati dai progettisti alle caverne delle montagne circostanti, la cui relazione con il fabbricato ricorda gli elementi porosi della Simmens Hall di Steven Holl al MIT di Cambridge.

A caratterizzare i nuovi edifici è l’uso sofisticato dei materiali. Le pareti portanti sono in calcestruzzo gettato in opera, le rimanenti chiusure sono costituite da elementi di calcestruzzo forati e blocchi di pietra. Vector Architects ha impiegato più di un anno, dei cinque che è durata la progettazione, per mettere a punto gli elementi degli schermi.

I progettisti desideravano pareti materiche e semitrasparenti che fossero alte fino a 3,5 metri senza elementi di irrigidimento a vista. Ne è nato un sistema che alterna blocchi di calcestruzzo forati e conci di marmo di Baisha, una pietra proveniente da una regione ai confini con il Myanmar – l’ex Birmania – di un colore che ricorda la pietra carsica delle montagne circostanti.

I conci sono forati e connessi con tondini di ferro che irrigidiscono la struttura. Per la costruzione sono stati utilizzati circa 20.000 elementi, tutti fatti a mano e gettati a piè d’opera in casseformi di plastica.  Il motivo degli schermi è stato ispirato dalle murature di un deposito circolare presente sull’area dove venivano messe a ventilare le canne da zucchero, che è stato smontato e ricostruito come accesso all’area sotterranea della spa.

Le nuance di grigio dei nuovi edifici fanno da contrappunto ai colori più scuri degli edifici industriali, con i quali, invecchiando, intesseranno relazioni cromatiche sempre diverse all’interno di una palette molto coerente.

Nel progetto per l’Alila Yangshuo le riflessioni teoriche di Vector Architects si traducono in spazi di grande serenità. Ovviamente” – dice Dong Gong – “l’architettura è una questione complessa, correlata a molti fattori come quelli sociali, ambientali, energetici e politici, ma, per me, il fondamento dell’architettura è il fare, il coinvolgimento delle nostre mani e del nostro corpo per creare, in ultima analisi, un posto che abbia uno spirito”.

Il progetto di Interior Design

Il design degli interni è stato affidato a Ju Bin di Horizontal Space Design, il cui progetto è guidato da una riuscita contaminazione tra fascino antico e comfort moderno che pone particolare enfasi sulle preesistenze storiche del complesso e la tradizione dei luoghi. All’insegna di un elegante minimalismo, sulle superfici murarie giochi di intrecci creati da cordami in canapa si alternano a fotografie i cui contrasti si richiamano all’eleganza delle tavole a china della tradizione cinese, una scelta formale che insieme all’ampio impiego della pietra locale tende a ribadire il legame fra l’edificio e il suo territorio. Il concept trae chiara ispirazione anche dalle importanti preesistenze del vecchio zuccherificio, e ai dipinti che raffigurano la storia di famiglia dei vecchi proprietari, cui fa da contraltare la modernità delle installazioni del giovane creativo Wu Wei, che campeggiano nella hall in stretto dialogo con il paesaggio di Guilin. Un tema, quello del retaggio del tempo, ripreso anche nelle sculture della dinastia Wei collocate all’ingresso della SPA, nei dipinti della hall opera dell’artista contemporaneo Jiang Dahai e nei tradizionali paralumi in seta fatti a mano, tutti elementi di un’estetica fortemente radicata nella cultura del luogo. Come nello storico zuccherificio permangono i vecchi pavimenti lucidati a mano e le grandi porte originali, che conferiscono un’atmosfera “industrial e raw” a tutti gli ambienti del resort, in contrasto e al tempo stesso in stretto dialogo con i contemporanei arredi e complementi di design.