Progetti
Il McCafè di Paola Navone

Il McCafè della Gare d’Austerlitz progettato da Paola Navone è uno spazio singolare e non ripetitivo, colorato con tinte acquatiche e toni accesi. Dove ogni dettaglio è pensato per creare un ambiente caloroso

«Questa scatola bianca, luminosa, il cui spazio è definito grazie a tonalità che vanno dal bianco al grigio, a tinte acquatiche e a consistenze differenti declinate in modo non ripetitivo, traducono bene la mia volontà di riprodurre un ambiente casalingo in cui tutte le stanze sono singolari e sono arredate con mobili colorati per stimolare il buon umore», spiega Paola Navone, designer italiana chiamata da McDonald’s per studiare dei McCafé diversi da tutti gli altri.

Quello parigino della Gare d’Austerlitz si è vestito a nuovo all’inizio dell’anno, dopo che già avevano cambiato volto altri sei McDo francesi. «Ogni dettaglio», continua Navone, «è pensato per creare un ambiente caloroso. Le sedie diverse tra loro, per esempio, che permettono a ognuno di scegliere quella che preferisce, come farebbe a casa propria». Ce ne sono infatti di alte, di basse, di più o meno larghe e più o meno avvolgenti con almeno cinque tipologie differenti.

I tavoli sono decorati come tappeti, qualcuno ha sponde che sembrano trasformarlo in capanna. I muri sono a grossi pois grigi o con enormi finte pennellate di colori marini che sembrano imitare gli acquarelli. I colori sono tenui – come le sfumature già citate dal bianco al grigio – o accesissimi: turchese, verde acqua, pavone, azzurro intenso, arancione…

«Ci sono voluti tre anni di lavoro per rendere concrete le piste cui avevo pensato» conclude la designer. «E la sfida maggiore è stata concepire il matrimonio tra un’estetica imperfetta, quasi artigianale, con la richiesta di performance tecnica».