I progetti di Angelo Mangiarotti arrivano a Palazzo Te a Mantova e sul sito agapecasa.it, completamente rinnovato
Agapecasa, il brand creato da Agape per rieditare alcuni fra i progetti più celebri di Angelo Mangiarotti, ora esplora nuovi spazi dove ambientare le opere del Maestro, tra dimensione fisica e virtuale.
L’architettura rinascimentale di Palazzo Te a Mantova, accoglie la seduta Clizia e il tavolo Incas. I due arredi scultorei del grande architetto e designer trovano la loro perfetta collocazione nei giardini dell’Esedra di Palazzo Te, svelando nuove e suggestive connessioni con un’ambientazione di grande forza architettonica.
Con questa iniziativa Agape e Agapecasa diventano sponsor tecnici per il prossimo triennio di Fondazione Palazzo Te, una delle istituzioni culturali e artistiche più importanti di Mantova, sostenendola nella sua missione di raccontare e far vivere l’inestimabile patrimonio culturale di cui è custode. Una conferma dell’impegno da parte dei fratelli Benedini per questa città, dove Agape affonda le sue radici e il suo luogo d’elezione.
La mostra che inaugura la collaborazione di Agape e Agapecasa con la Fondazione Palazzo Te è “Venere. Natura, ombra e bellezza”, aperta fino al 12 dicembre 2021 e tappa del programma espositivo “Venere divina. Armonia sulla terra”. Curata da Claudia Cieri Via, la mostra ripercorre raffigurazioni e visioni della archetipica dea della bellezza e dell’amore attraverso prestiti internazionali e opere di grande significato. Il progetto espositivo è a cura di Lissoni Associati, mentre quello grafico è sviluppato da Lissoni Graphx.
Dalla fisicità spettacolare del palazzo cinquecentesco disegnato da Giulio Romano allo spazio intangibile del web: il sito agapecasa.it, completamente rinnovato, attraverso la relazione tra progetti, spazio e storia, racconta in profondità la Mangiarotti Collection.
Gli arredi in 3D sono configurabili in diverse finiture e ogni variazione di colore e texture influisce sull’aspetto dell’ambiente virtuale. Diverse le chiavi di lettura dell’opera di Angelo Mangiarotti, a partire da un approfondimento verticale di ogni singolo oggetto, accompagnato da un ricco apparato di informazioni. Affascinante anche la narrazione del percorso di ricerca nel suo insieme: una timeline lega l’uno all’altro i singoli progetti, tasselli indispensabili di una ricerca in continua espansione, dove si aggiungono affinamenti di pensiero, nuove lavorazioni e perfezionamenti costruttivi, secondo quell’attitudine progettuale che rende oggetti, architetture e opere d’arte di Angelo Mangiarotti un unicum dinamico e aperto.