Crossover
Cersaie 2021, back in style!

Grande architettura, digitale e contract saranno i protagonisti della prossima edizione di Cersaie, che torna in presenza dopo oltre un anno di stop. Un recupero della dimensione fisica che inaugura l’esplorazione di nuovi orizzonti concettuali, culturali e di business

Fra i tanti ritorni attesi dopo 18 mesi di limiti, restrizioni e incertezze qualcuno è più atteso di altri. Per il suo impatto, le sue dimensioni, la sua importanza strategica. È Cersaie, la più importante manifestazione fieristica mondiale della ceramica e dell’arredobagno, che tornerà ad animare i padiglioni di BolognaFiere dal 27 settembre all’1 ottobre 2021.

Un recupero della dimensione fisica dell’evento che ha anche un forte significato simbolico, come segno della ripartenza di un comparto fra i più importanti dell’industria nazionale. E che non a caso è stato premiato con una straordinaria partecipazione da parte delle aziende di settore – a oggi 600 gli espositori in arrivo da 25 Paesi, oltre 500 gli stand prenotati e 15 i padiglioni ormai alla soglia del tutto esaurito -, un inequivocabile segno dell’attrattività di Cersaie e della continuità di un lavoro che non si è mai interrotto nemmeno in questo difficile periodo. Un lavoro che in questa edizione porta anche un’importante ventata di novità. Più d’una, in realtà. A partire dall’immagine, con un nuovo visual che presenta il cubo, elemento grafico distintivo del logo Cersaie, aperto in più moduli a comporre forme tridimensionali e a rappresentare il nuovo concetto di “Open” che per questa edizione si abbina a Evolution, sottolineando la tensione a recepire stimoli e svilupparli in nuove possibilità.

A questa immagine si abbina anche il logo di Cersaie Digital, altra novità assoluta di questa 38a edizione. Online per tre settimane, dal 20 settembre all’8 ottobre, l’evento virtuale ospiterà il medesimo parterre degli espositori della fiera fisica in una dimensione web che non intende sostituire la manifestazione in presenza ma rafforzarla, cogliendo tutte le potenzialità dell’Information Technology, della dematerializzazione delle informazioni e del reach globale di Cersaie.

Seconda grande novità di portata strategica è il ruolo da protagonista che Cersaie ha deciso di attribuire al mondo del contract italiano e internazionale con la Contract Hall, un intero padiglione dedicato a questo specifico segmento concepito come spazio d’incontro tra la domanda e l’offerta. Uno spazio la cui necessità è stata manifestata da parte di visitatori ed espositori già nelle precedenti edizioni, e che ha l’obiettivo di accrescere il ruolo di Cersaie come appuntamento di riferimento per tutto quanto ruota attorno al mondo del progetto, dei materiali, dell’interior design, dell’outdoor e, in senso più ampio, della cultura del costruito e dell’abitare. Fulcro della Contract Hall sarà Archincont(r)act, il format espositivo inaugurato nel 2019 dedicato a studi di architettura di caratura internazionale attivi nei diversi ambiti del real estate che qui diventano essi stessi protagonisti allargando ulteriormente contenuti espositivi, interlocutori e ambiti di interesse.

Novità di questa edizione è lo spazio che ognuno dei dieci studi di architettura partecipanti – Archea, Archilinea, CaberlonCaroppi, Iosa Ghini Associati, Lombardini22, NOA* Network of Architecture, One Works, Pininfarina Architecture, Studio Bizzarro e Partners e THDP – avrà a disposizione per sviluppare in forma di concept un tema comune, la Spa in Outdoor, attraverso la realizzazione di un mockup.

E proprio per sottolineare la centralità della grande architettura, uno dei leitmotiv di questa edizione, Cersaie ospiterà un ambasciatore d’eccezione, il Pritzker Prize Shigeru Ban. L’appuntamento con il grande architetto giapponese è per venerdì 1 ottobre 2021 alle 11:00 presso il Palazzo dei Congressi di BolognaFiere, introdotto dallo storico dell’architettura Francesco Dal Co. Shigeru Ban, vincitore nel 2014 di quello che è considerato il Nobel dell’Architettura, ha dimostrato al mondo le infinite potenzialità di materiali economici e del tutto naturali e fatto della leggerezza e della sostenibilità la sua cifra stilistica. Come riportato anche nella motivazione della Giuria del Premio, “per Shigeru Ban la sostenibilità non è un concetto da perseguire a posteriori ma è intrinseca all’architettura. Le sue opere puntano a prodotti e sistemi che siano in accordo con l’ambiente e il contesto specifico, usando materiali rinnovabili e prodotti localmente”. Una filosofia straordinariamente in linea con le sfide che attendono il settore e il futuro stesso del pianeta.

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