Tra il mare e il bosco, Norm Architects ha disegnato un delicato rifugio in cui lo stile essenziale del Nord Europa si contamina con l’Oriente
«Quando guardi in direzione dell’acqua, la vista è così bella da sembrare un quadro» ha dichiarato lo studio Norm Architects, una delle firme più interessanti del panorama scandinavo che ha progettato la Fjord House, un rifugio privatissimo al confine tra la Germania e la Danimarca. Costruita a pochi passi dal mare, la cabina è un luogo per il detox spirituale in piena armonia con la natura. La sua solida anima strutturale in cemento è vestita con un più delicato strato di legno scuro, i suoi spazi essenziali parlano un linguaggio nuovo, nato dall’incontro tra il nordic design e gli interni tradizionali giapponesi.
Si tratta di una raccolta guest house, un angolo di pace lontano dal caos delle città e dai ritmi frenetici del quotidiano che scommette tutto sul senso di intimità. Il comfort origina da una palette cromatica polverosa e dalla scelta di materiali tradizionali e subito familiari: il legno chiaro, il cotto, i tessuti avvolgenti. Continuano i progettisti: «Tutto ciò di cui ci circondiamo può avere un impatto diretto sul nostro umore e sul nostro comportamento. Lavorare con materiali naturali sia nell’architettura che nel design, è un modo semplice per arricchire il nostro ambiente e, in definitiva, migliorare la qualità della vita».
Il cuore della casa è la cucina in legno chiaro, con ante essenziali senza maniglie e ripostigli nascosti. Davanti, il tavolo è il luogo della condivisione che continua nella zona relax con poltrone in lana che abbracciano e riscaldano. Separate e silenziose invece le due camere, risolte come alcove all’interno di nicchie che assecondano la leggera pendenza del terreno. Al pari delle cuccette di un raffinato yacht sono stanze in miniatura, rese luminose dai lucernai aperti sopra i letti che permettono di vedere le fronde degli alberi e qualche angolo di cielo.
Lo stile degli interni è l’interpretazione di Norm Architects del japandi, un trend che mescola in armonia suggestioni del Sol Levante con i tratti puliti del Nord. Si tratta di un minimalismo sofisticato e ricco di soluzioni artigianali e pezzi su misura, in questo caso molti disegnati dagli architetti. Su tutti la lampada da terra Hashira, con paralume in carta washi, e il tavolino da caffé Koku «…ispirato – raccontano da Norm Arhcitects – ai nostri viaggi a Shikoku, in Giappone, e dal lavoro del falegname e designer americano/giapponese George Nakashima. L’oggetto si basa su un gioco di equilibri tra il leggero e il pesante, il trasparente e il monolitico, ha una forma scultorea senza perdere le ovvie funzionalità di piano d’appoggio e sostegno».
Completa l’alloggio una terrazza all’aria aperta, collegata agli interni da una scala in laterizio. Luogo di contemplazione e relax, il deck skandijapanese stimola la meditazione al ritmo delle onde.