Rigore scandinavo e suggestioni caraibiche si incontrano nel progetto sviluppato da Studio Local per il Bellhop Hotel di Rotterdam. Sono le tipiche architetture urbane olandesi il punto di partenza del Bellhop Hotel di Rotterdam, location firmata dagli architetti Elida Mosquera e Jerome Picard di Studio Local che ne riprendono il tradizionale impianto distributivo trasformandolo in un luogo tutto da vivere.
Sono le tipiche architetture urbane olandesi il punto di partenza del Bellhop Hotel di Rotterdam, location firmata dagli architetti Elida Mosquera e Jerome Picard di Studio Local che ne riprendono il tradizionale impianto distributivo trasformandolo in un luogo tutto da vivere.
L’intervento, che ha ampliato un edificio esistente riqualificandone il piano seminterrato e sopraelevando l’originale tetto a falde con un ulteriore piano fuori terra, parte dall’ambizione di trasformare un anonimo edificio in un punto di ritrovo e socialità dove soggiornare, incontrarsi, cenare in un’atmosfera fusion capace di unire il rigore del design scandinavo e le atmosfere giocose, fresche e colorate di Curacao, terra d’origine dei proprietari.
E’ questo il filo conduttore di tutti gli ambienti dell’hotel, dal piano terra, che ospita oltre alla reception un lounge bar concepito come spazio comune aperto su una delle vie più animate di Rotterdam, alle 15 camere, proposte in quattro diverse dimensioni in modo da adattarsi alle esigenze dei viaggiatori single come delle famiglie numerose. I loro interni combinano comfort e praticità grazie a un design su misura che permette un utilizzo ottimale degli spazi.
Le superfici in sughero e bambù, ispirate ai tatami giapponesi, si integrano armoniosamente nell’atmosfera leggera e luminosa delle camere, trasformando una location immersa nel dinamico tessuto cittadino in un’oasi di tranquillità. Colori chiari con una netta predominanza del bianco, legni in tinta miele e una generosa illuminazione naturale avvolgono gli spazi intorno all’ospite, trasportandolo in una dimensione di quieto relax.
All’armonia di questo linguaggio progettuale fa da contraltare lo spazio ristorante al piano seminterrato: pareti in cemento grezzo, arredi color pastello e dettagli in tinte fluo conferiscono a questo ambiente un’impronta contemporanea e post industriale, valorizzata anche in questo caso da un sapiente uso della luce naturale che filtra attraverso le aperture presenti al piano terra.