Progetti
Notary Van Damme

Govaert & Vanhoutte Architects disegnano un edificio che vive di opposti: caldo e freddo, pieno e vuoto, luci e ombre. All’interno, gli uffici e le sale per gli atti di due notai

Distante anni luce dall’immagine preconcetta dell’ufficio notarile polveroso e pieno di scartoffie, la sede del Notaio Van Damme a Bruges, in Belgio, è una vera e propria “cattedrale della legge”.

Lo studio si è affidato a Govaert & Vanhoutte Architects per progettare un edificio che trasmettesse, fin dal primo sguardo, una sensazione di fiducia e solidità.

Il volume poliedrico nasce dall’unione di più corpi in cemento e vetro, aperti verso un giardino privato più simile a un paesaggio lunare che a un cortile.

La grande cura delle proporzioni è evidente: i pieni e i vuoti definiti dai due materiali guida si alternano con una cadenza ritmica, che accelera ai due estremi fino a un cubo trasparente che ospita la biblioteca da un lato e una facciata schermata con grandi lastre verticali dall’altro.

Gli impiegati lavorano in open space, mentre i due dottori hanno ognuno uno spazio privato, dove ricevono i clienti per le consulenze.

La reception è il passaggio obbligato per i dipendenti e i clienti e rafforza l’immagine severa dell’insieme con un bancone monolitico.

Oltre alle aree per la concentrazione gli architetti hanno previsto anche una grande sala riunione, con un tavolo in legno massello che è forse l’unico accenno di natura “imperfetta” nell’universo artificiale di questo progetto, un auditorium e una cucina con zona pranzo.

L’archivio, ordinatissimo, è stato alloggiato nel basement, dove è facile immaginare linee ordinate di faldoni identici allineati sugli scaffali.