Jun Aoki e Peter Marino si ispirano alla storica vocazione della Città dell’Acqua per il nuovo flagship store Vuitton di Osaka. Dieci vele vetrate dispiegate verso il mare rendono l’edificio un’icona del landscape urbano di grande suggestione visiva
Un omaggio alla tradizione marinara di Osaka, ma anche alla potenza evocativa dell’architettura. È la Città dell’Acqua – così la chiamano i giapponesi – a ispirare una coppia d’eccezione come Jun Aoki e Peter Marino nella creazione della Maison Osaka Midosuji, il nuovo flagship store di Louis Vuitton che ospita al suo interno anche un coffee bar e un esclusivo ristorante.
A rendere inconfondibile un edificio già iconico sono le dieci vele che ne rivestono le facciate, eteree strutture composte da doppi pannelli in vetro ad alta trasparenza arricchiti all’esterno da una texture che simula un effetto tessuto di straordinario impatto visivo ispirato agli Higaki-Kaisen, i tradizionali battelli mercantili.

“Stay”, così si chiama la struttura che sostiene le vele, è perfettamente visibile dall’esterno, una novità assoluta per gli store Vuitton focalizzati soprattutto sulle aree espositive, in questo caso usata da Aoki e Marino per rendere ancor più suggestiva la metafora marinara che ispira il progetto.


E che è il filo conduttore anche dell’interior design dei quattro piani occupati dagli spazi di vendita, ricchi di suggestioni e riferimenti alla cultura giapponese e alla tradizione mercantile della città sottolineati dalle colorate grafiche alle pareti.

Eleganti e in linea con il family feeling del marchio, gli spazi espositivi si articolano intorno ad aree di accoglienza arredate come veri e propri salotti dotati di sedute, poltrone, tavoli ed elementi d’arredo ispirati all’essenzialità dell’estetica orientale.
All’ultimo piano, la grande terrazza panoramica del coffee bar offre una straordinaria vista sulla città, come la tolda di una nave pronta a salpare.

