Progetti
OurDomain Student House

Ad Amsterdam, OZ Architects firma una student house che ricorda un cubo di rubik su scala urbana. Il primo progetto per il rilancio di un’area poco sfruttata

Il quartiere Amstel III di Amsterdam si riqualifica e scommette su un grande edificio per abitazioni studentesche. Volano per la rinascita dell’area in virtù del suo armonioso inserimento nell’intorno e della carica vitale favorita dalla presenza di giovani, l’edificio OurDomain è stato progettato dallo studio OZ Architects.

L’area, oggetto di interesse da parte del comune fin dal 2011, non era considerata attraente né dalle persone né dalle imprese di costruzione. In assenza di un piano coordinato, la sua caotica struttura era composta da singoli palazzi per uffici circondati da distoniche aree verdi, un ospedale accademico, una stazione ferroviaria. Senza nessun servizio aggiuntivo, senza negozi e senza case, nessuno era disposto ad abitarvi.

Ma il senso di insicurezza e l’aspetto anonimo dell’intorno è stato spazzato via con la costruzione del campus OurDomain. “L’obiettivo urbanistico del campus è quello di introdurre un cambiamento fondamentale – dichiara OZ Architects – per generare nuove connessioni e facilitare lo spazio sociale che ispira i suoi utenti”.

Il condominio è circondato da piste ciclabili e pedonali concepite per favorire la circolazione e creare aree pubbliche di qualità dove i ragazzi possono incontrarsi, fare attività, stare all’aperto.

Il piano terra, con la reception e alcune aree comuni, è un continuum dello spazio aperto grazie a grandi vetrate terra-cielo. Angoli conversazione e tavoli per lavorare o studiare insieme riempiono lo spazio, ispirato alle lobby dei grandi hotel.

Strutturalmente, OurDomain è composto da tre corpi di differenti altezze, organizzati attorno a un cortile centrale, tutti più larghi a terra e più slanciati via via che si procede verso l’alto. La particolare conformazione a gradoni è evidenziata dalla scelta di rivestire le facciate cieche con ceramiche dai colori accesi, in un gioco equilibristico che dà vita a una sorta di cubo di rubik su scala urbana.