Alla reception si viene accolti da un uccellino che cinguetta: è la nuova sede di Twitter a Tornto, progettata dallo studio ACDO
Da tempo l’ufficio non è più concepito come mero spazio di lavoro, bensì come “paesaggio” in grado di trasmettere un senso di appartenenza. Se la pandemia ha modificato questo approccio, non lo ha di certo cancellato: ciò cui si assiste, semmai, è un’integrazione tra home office e smart working, laddove il primo riguarda chi lavora dalla propria abitazione e il secondo la crescente schiera di professionisti che portano avanti la propria attività da più luoghi, aziende incluse.
Per una società leader nel settore del social networking come Twitter niente di più naturale: la sede di Toronto è stata pensata proprio con l’idea di “sviluppare un concetto focalizzato anche sulla creazione di connessioni tra dipendenti e collaboratori”, hanno spiegato gli architetti di ACDO, lo studio fondato nel 2014 dal designer cino-canadese Abraham Chan chiamato a progettare questi nuovi uffici.

Su una superficie di 300 metri quadrati l’obiettivo si è voluto, dunque, dar vita a un ambiente accogliente come una casa, in grado di favorire lo spirito di squadra, di stimolare la collaborazione e la condivisione di traguardi comuni, e al contempo di conferire alla struttura un’atmosfera e un carattere locali.

Questo ha portato a collaborazioni con artisti, marchi e realtà del territorio, e in particolare al sodalizio con Moss & Lam, rinomato studio di “custom art” capitanato da Deborah Moss ed Edward Lam e situato a Toronto sin dalla nascita nel 1987.

A loro ACDO ha chiesto di sviluppare un murale in legno su misura e personalizzato per la reception, sul cui bancone campeggia il celebre uccellino che cinguetta diventato il logo di Twitter.

La scelta del legno – protagonista sia in quest’area d’ingresso, sia nelle altre zone – non è casuale: era il materiale naturale perfetto per conferire calore agli ambienti, che allo stesso scopo sono stati abbelliti con verde, cespugli di muschio e, nei punti con scarsa luce solare, di piante stabilizzate, frutto di un processo di conservazione consistente nella sostituzione della linfa contenuta nelle foglie e quindi anche di facile manutenzione.

La direzione è quella di un design sinonimo di benessere e familiarità, di qui l’accostamento di tappeti colorati, morbidi divani in pelle, dipinti, pareti decorate, tavolini da caffè e poltroncine vintage dalle linee scultoree, progettate specificamente per l’Expo di Montréal del 1967.
