Progetti
The Student a Delft

Colorato, giocoso, inclusivo e con un’anima green: queste le caratteristiche del nuovo The Student Hotel a Delft, curato dallo studio The Invisible Party

Scommette su un’anima green e su un approccio giovane e scanzonato all’ospitalità il nuovo Student Hotel di Delft, in Olanda. Come le altre strutture della catena – 15 in tutto, in Italia a Bologna e Firenze – offre alloggi long-stay per studenti e camere d’albergo per turisti di ogni età, assieme a spazi ideali per il coworking e sale meeting. Il progetto è stato curato da The Invisible Party con la supervisione del team di design di THS.

“The Student Hotel ha un’identità di marchio forte e distintiva, ma per ogni nuova sede cerca di creare una connessione genuina con la città, il quartiere e la comunità. Nel caso di Delft, abbiamo attinto al DNA tecnico e alla storia della città” ha dichiarato Vivian van Schagen, fondatore e direttore creativo di The Invisible Party.

La struttura, colorata e giocosa, desidera creare un link diretto con L’University of Technology locale, pertanto nel layout sono stati incorporati dettagli che rimandano al mondo dell’ingegneria, dai computer agli oggetti spaziali.

Durante le fasi di progettazione e costruzione è stata posta grande attenzione alla riduzione di emissioni dannose, prediligendo soluzioni semplici e poco impattanti, evitando di utilizzare colle sintetiche e scegliendo unicamente vernici a base d’acqua. In un’ottica di circolarità tutti gli arredi e le finiture sono stati concepiti per essere facilmente rimossi e riciclati. I materiali sono ovviamente stati scelti in quest’ottica.

Inoltre, alcuni complementi sono stati generati da processi virtuosi di upciclyng, ad esempio le sedie sono rivestite con il tessuto di vecchi jeans e alcuni mobili che definiscono il layout provengono da un altro TSH. Sottolinea Vivian van Schagen: “All’ingresso, alle spalle della reception, il muro è stato rivestito con dei pannelli in plastica riciclata che riprendono la tonalità delle ceramiche artistiche tipiche dell’area”.

Aperto a tutti, il ristorante The Commons reinterpreta in chiave contemporanea i “Grand Cafè” degli hotel novecenteschi più signorili. I tavoli conviviali sono stati organizzati attorno alle massicce colonne portanti dell’edificio, mentre di fronte è stato approntato il lungo bancone con cucina a vista.

Lo spazio è carico di colori e materiali, tanto da risultare “vivo” anche quando non ci sono persone. Le sedute azzurre e rosse sono distribuite su un pavimento in graniglia, i tavoli e il banco del bar hanno piani in plastica riciclata policroma, trattata per avere un effetto simile al marmo.

Pensato per i residenti e per chiunque abbia bisogno di un posto dove lavorare, l’area coworking dispone di tavoli comuni e piccole sale riunione. Contemporanea la scelta di creare postazioni occasionali su un podio giallo, i cui gradini sono resi più comodi da semplici cuscini sparsi qua e là. Ma non solo dovere, TSH pensa anche al piacere: non mancano biliardini e sale lettura con avvolgenti poltrone, da sfruttare per piccole pause tra una mail e una call.