Il progetto di LLLab per un villaggio-hotel, interamente costruito con mattoni e pietra locale, è un inno a una vita slow a contatto con la natura. Là dove sorgeva una stazione di servizio oggi c’è un luogo di pace e serenità
Pechino è una metropoli dalle mille facce: contemporanea, con il suo skyline, controversa, con l’immensa piazza Tienanmen e la Città Proibita, all’avanguardia, con l’aeroporto più grande del mondo appena inaugurato, e millenaria, con gli antichi quartieri e il loro dedalo di vie.

Forse il suo aspetto meno conosciuto e più sorprendente è quello della tradizione rurale: a qualche chilometro dal centro finanziario e dai luoghi simbolo del passato, ci sono la campagna e un ritmo di vita lento, scandito dall’alternarsi delle stagioni.

Così, a nord-est della capitale e a soli 40 minuti di cammino dalla sezione Mutianyu della Grande Muraglia, LLLab ha firmato un resort “diffuso” che ha l’aspetto di un villaggio rurale, votato alla calma e composto da una serie di piccoli edifici in laterizio e ardesia connessi da viottoli e terrazze.

Un villagio che si adagia con grazia tra il verde e le dolci colline, con il suo mix di suite, cortili e aree comuni in cui passare del tempo-fuori-dal-tempo dimenticandosi dell’orologio.

“Ci siamo impegnati a fondo per utilizzare solo elementi locali che fossero facilmente reperibili, senza introdurre alcun elemento ornamentale” ha dichiarato il team di LLLab. In passato trasportare grandi volumi di materiali costruttivi era davvero complicato.

In cerca di una “verità filologica”, gli architetti hanno optato per soluzioni tradizionali, in un continuo confronto e collaborazione con gli abitanti degli insediamenti vicini, su tutti il paese di Beijou di cui il San Sa è ideale proseguimento.

La dimensione raccolta del San Sa Village suggerisce anche la possibilità di un turismo lento ed educato, attento al rapporto con l’intorno e a basso impatto ambientale. Soggiornare qui, ad anni luce dall’impetuoso fluire dell’esistenza contemporanea, significa riscoprire la possibilità di consumare meno e godere delle piccole cose.
