Pubblico e privato, ufficio e appartamento si confondono nel progetto di Yerce Architecture e ZAAS. Un ambiente fluido disposto su due livelli, uniti da una scala che sembra fluttuare nel vuoto
Una casa dove vivere e, contemporaneamente, un luogo dove lavorare e organizzare eventi aperti al pubblico: l’appartamento di un celebre fotografo turco assolve entrambe le funzioni, grazie a un’ampia metratura e a soluzioni progettuali ad hoc.

Situata nella zona di Smirne, l’abitazione è stata ristrutturata dai professionisti di Yerce Architecture e ZAAS. I 250 metri quadrati disposti su due livelli hanno permesso di creare un duplex in cui spazi pubblici e privati si “guardano”, pur rimanendo indipendenti.

“Abbiamo dovuto trasformare una soluzione residenziale di stampo tradizionale in un interno multifunzione, dove le differenti attività potessero essere accostate senza creare distonie – hanno dichiarato da Yerce Architecture – Abbiamo dovuto puntare tutto sulla permeabilità e pensare a come potesse scorrere la vita di ogni giorno in un ambiente inusuale come questo”.

La massima funzionalità deriva dalla suddivisione razionale degli ambienti e delle destinazioni d’uso. Dall’ingresso sul cortile, dotato di porte scorrevoli in metallo e vetro di stampo industriale, si accede allo studio fotografico, con ufficio e una sala perfetta per organizzare mostre temporanee.

Continuano da Yerce Architecture: “Le grandi porte si possono aprire completamente, fondendo lo spazio privato con la corte e con la strada. I potenziali visitatori che si trovano a passare nelle vicinanze sono invitati a sbirciare le mostre, durante i vernissage il pubblico può rimanere all’aperto senza creare affollamento nella galleria”.

Il pavimento in graniglia grigia – che prosegue anche sul marciapiede e nel patio creando un continuum fra interno ed esterno – è abbinato a pareti della stessa nuance e ingentilito dalla presenza del legno chiaro scelto per le porte e per il rivestimento del soffitto.

Al piano terra è stato ricavato anche un bagno di servizio: un lungo tunnel con superfici riflettenti, perfetto come set “alternativo” per shooting dal sapore futuristico.

Per salire al primo piano, accedendo alla porzione più privata del loft, è stata creata una scala senza ringhiera su entrambi i lati, i cui gradini metallici sembrano fluttuare nel vuoto. Sopra, il salotto, il pranzo e la cucina sono organizzati in un unico grande open space, dove gli arredi definiscono le funzioni.

In particolare, la cucina è anche uno spazio sociale per cucinare, mangiare e rilassarsi, affiancata da uno spazio con camino per riunirsi con gli amici o riposare.

L’intera zona giorno si apre su un lungo balcone con grandi fioriere e piante abbastanza alte da schermare le finestre. Garantendo così il giusto grado di privacy anche in assenza di tende o schermature.
