Progetti
Shop JNBY by Linehouse

Lo studio Linehouse firma il design dello store monomarca JNBY a Xiamen, in Cina. Un brand di abbigliamento femminile che mixa moda urbana contemporanea ed essenzialità orientale

L’estetica di un flagship store deve riflettere la filosofia dei prodotti in vendita: è la convinzione che ha guidato Alex Mok e Briar Hickling, le fondatrici dello studio di design Linehouse, nella progettazione del nuovo negozio monomarca JNBY di Xiamen, in Cina.

Il cliente è un brand di abbigliamento femminile che sin dal suo sbarco sul mercato ha messo in primo piano la ricerca di un equilibrio tra moda urbana contemporanea ed essenzialità del gusto orientale.

Seguendo quest’impostazione gli architetti di Linehouse, realtà con uffici a Shanghai e Hong Kong, hanno dato vita a una boutique dal gusto sostanzialmente minimale, in cui cemento, vetro e acciaio – materiali che siamo soliti vedere in contesti urbani ad alta densità – vanno a comporre una cornice in cui si stagliano elementi in legno e ceramica che presentano le qualità del fatto a mano.

Il risultato è un contrasto visivo centrale anche nella scelta della tavolozza di colori utilizzati, laddove a una prevalenza di grigi si contrappongono dettagli in bianco e nei toni della terra e dell’argilla.

Il tutto in uno store di 100 metri quadrati all’interno di un centro commerciale (l’SM Lifestyle Centre), destinato a essere replicato da JNBY con lo stesso format architettonico in varie località. Di qui l’esigenza di scovare soluzioni suggestive, sì, ma anche pragmatiche, il che ha portato alla realizzazione di uno schermo curvo con struttura in acciaio e pannelli in vetro scanalato che corre intorno ai bordi dello spazio.

Una sorta di guscio arretrato rispetto alle pareti strutturali, arricchito con superfici a specchio, ripiani e appendiabiti, chiuso in basso da una pavimentazione in cemento riciclato e in alto da un soffitto a cassettoni con angoli arrotondati, delimitati da strisce luminose a LED bianco brillante.

Vengono in mente certi set di film di fantascienza, ma è una suggestione attenuata dalla presenza di due tavoli con piano ovale in legno e dalle basi scultoree – una in legno granuloso, l’altra in cemento colato con pezzi di tessuto -, oltre che di una coppia di espositori in ceramica ottenuti avvolgendo piastrelle tubolari convesse attorno a pali in acciaio lunghi dal pavimento al soffitto, uno dei quali dotato di un anello in metallo utilizzabile per l’esposizione dei capi.

Le stesse piastrelle rivestono la parte anteriore del banco cassa con piano color terracotta: osservate da vicino rivelano sottili crepe, un tocco d’imperfezione artigianale in un’ambientazione vagamente futuristica che Linehouse ha reso visibile aggiungendo inchiostro cinese nello smalto.