Progetti
Art House Basel

Nell’Art House Basel progettato da Diener & Diener l’ospitalità si arricchisce con inedite mostre temporanee. In stretto dialogo con l’interior firmato Andrea Caputo e Salomé Fäh

Un hub creativo nel cuore della città: così si presenta l’Art House Basel, un hotel sito nel centro storico di quella che viene – a buon titolo – considerata la capitale culturale della Svizzera.

Dal 1970 sede della più importante fiera di arte contemporanea del mondo, Basilea vanta decine di istituzioni di altissimo livello, tra cui il museo Tinguely progettato da Mario Botta e la Fondazione Beyeler di Renzo Piano.

Architettura e libera espressione vanno di pari passo anche in questo albergo: un edificio progettato dallo studio Diener & Diener che interrompe la cortina di palazzi storici con la sua facciata a “gradoni” aperta in direzione della strada.

Le grandi terrazze sono il plus offerto da alcune delle 33 stanze e suite a disposizione dei clienti, caratterizzate da un’estrema semplicità del layout, resa però frizzante con note di stile giapponesi.

L’allure cosmopolita degli spazi deriva dalla formazione degli interior designer Andrea Caputo e Salomé Fäh, colti viaggiatori che riescono a cogliere ispirazione in qualunque parte del mondo.

Le camere sono arredate con mobili realizzati su disegno, come il letto minimalista e gli sgabelli in legno massello.

Secondo gli ultimi trend dell’hotellerie, il bagno è stato ricavato in un box chiaramente identificabile nello spazio. Stupisce però l’inusuale scelta di installare porte scorrevoli shoji con pannelli in carta di riso, così insolite in occidente da creare un adorabile cortocircuito stilistico.

Alle pareti, le fotografie di Luca Gabino sono solo alcune delle opere che si possono ammirare all’interno dell’Art House Basel. Grazie all’accordo con Colab Gallery, specializzata in arte contemporanea con un occhio di riguardo alla street art, nell’hotel vengono organizzate mostre temporanee, dedicate soprattutto al lavoro di artisti emergenti.

E se la cultura e l’accoglienza non fossero abbastanza, la struttura ha pensato anche alla cucina. Sono due i ristoranti interni, l’eclettico Souvenir al piano terra e il rooftop bar Mirador con vista sui tetti della città.