Lo studio olandese i29 riprogetta gli interni di un edificio di Amsterdam, costruito durante l’illuminismo per accogliere scienziati, artisti, imprenditori e pensatori
È sempre un’ardua missione osservare il passato con gli occhi del presente, in ogni ambito, ma è stato questo l’intento che ha guidato l’opera di ristrutturazione dell’imponente Felix Meritis, edificio costruito nel cuore di Amsterdam nel 1788, in epoca illuminista, per accogliere una società di scienziati, artisti, imprenditori e pensatori attivi in più campi.

Una sorta di casa della cultura, si potrebbe dire, oggi location per concerti, incontri, convegni, mostre e altro ancora, completamente rinnovata dallo studio di interior design olandese i29 e dagli architetti di Math secondo un’idea precisa: ricreare, con aggiustamenti tecnici e soluzioni stilistiche in linea con il gusto e le esigenze della contemporaneità, la magia mista a rigore di un periodo storico anti-oscurantista quale fu la cosiddetta “età dei lumi”.

La facciata neoclassica, i pilastri corinzi, la sala da concerto ovale, l’iconica scala centrale, il tetto a cupola sotto cui una volta c’era un osservatorio astronomico: questi alcuni degli elementi a partire dai quali all’interno del guscio monumentale di Felix Meritis sono state inserite installazioni acustiche all’avanguardia, nascoste da un nuovo tetto rialzato.

Quanto agli interni, sono stati concepiti in modo da rispecchiare gli ideali che nutrirono la nascita di questa realtà dal nome eloquente, traducibile letteralmente con “la felicità attraverso il merito”.

Tradotto: ispirandosi a una suddivisione degli spazi che in origine prevedeva cinque dipartimenti corrispondenti ad altrettante materie – musica, commercio, letteratura, fisica, disegno –, il pluripremiato Studio i29 ha tratteggiato un’identità unica per ogni sala restaurata dell’edificio riaperto nel marzo 2020.

Il tutto anche con soluzioni ambiziose, come per i rivestimenti murali che colpiscono l’attenzione nell’area d’ingresso: se nel ristorante la clientela può consumare attorniata da un tipico cielo olandese dipinto sulle pareti, queste ultime nella zona della reception presentano una vecchia acquaforte riportata in vita su materiali tessili realizzati su misura.

Per il resto, gli ambienti si susseguono in un avvicendarsi di colori – dal giallo al blu inchiostro – che contribuiscono alla personalità di ogni sala, inclusa la sontuosa “sala delle colonne”, in un concept complessivo che ha dovuto tenere conto della varietà di eventi ospitati da Felix Meritis.

Di qui la scelta di rendere ogni locale modulabile e di progettare appositamente, in collaborazione con il marchio Lensvelt, una sedia ad hoc, impilabile, comoda e leggera, che rispondesse al meglio ai requisiti richiesti da un contesto simile, in bilico tra storia e slancio verso il futuro.
