Sir Hotels, catena fondata ad Amsterdam nel 2013, si arricchisce di una nuova struttura: è il Sir Victor di Barcellona, progettato dallo studio Baranowitz + Kronenberg
Si chiama Sir Victor ed è l’ultimo arrivato della catena Sir Hotels, nata ad Amsterdam nel 2013 con l’intento di portare una ventata di freschezza nel variegato mondo dell’hospitality. Ognuna delle strutture, sei fino a ora, ha infatti un nome proprio e un nume tutelare, ovvero la città in cui sorge e al cui paesaggio si rifà con i suoi interni raffinati e pieni di luce. Sir Victor sorge così nella Barcellona modernista, tra i quartieri di Gràcia ed Eixample, come un’oasi d’ispirazione catalana.

Il paesaggio cittadino, la lucente costa mediterranea e i ruvidi terreni montuosi del parco naturale del Sant Llorenç de Munt hanno fornito allo studio Baranowitz + Kronenberg il punto di partenza per la progettazione degli interni.

«Sir Victor si ispira a Barcellona e alla sua regione più ampia, la città, le persone, la natura e la cultura. Attraverso l’integrazione di design, arte e spazi multifunzionali, speriamo di portare qualcosa di nuovo ed eccitante in una delle più vivaci città d’Europa», spiega non a caso il fondatore e proprietario di Sir Hotels Liran Wizman.

Seguendo il concept di un viaggio attraverso i paesaggi, Baranowitz + Kronenberg hanno dato vita a una pluralità di ambienti che richiamano i due volti di Barcellona, marina e montuosa al tempo stesso. Da un lato quindi la luminosa reception, con i suoi pavimenti in rovere, il tavolo da biliardo in marmo di Carrara e la rotondità delle luci a sospensione di Bocci, e dall’altro i toni terrosi del ristorante Mr Porter che, tra grandi plafoniere circolari, panche imbottite e mobili in noce scuro, avvolgono il visitatore in un’atmosfera intrigante e intima.

Il concetto di paesaggi che contrastano tra loro prosegue poi nel resto dell’hotel e nelle camere. Qui, una palette di colori neutri e mobili in legno di B&B Italia e Cassina danno lustro a cultura e artigianato locali, mentre i tappeti fatti a mano di Nani Marquina dialogano con i dipinti astratti dell’artista Bernat Daviu.

Una collezione di libri dedicata all’eredità di Caterina Albert i Paradís, una delle autrici femministe più rispettate della Catalogna del XIX secolo, fornisce l’ispirazione per il nome della struttura – la donna era infatti conosciuta con lo pseudonimo Victor Català – e offre agli ospiti l’occasione per connettersi più profondamente al tessuto urbano.