Contract
Time Light Space

Un libro ripercorre cinquant’anni di vita e di lavoro di Poliform attraverso lo sguardo di Paolo Roversi. Una narrazione intensa nella quale gli oggetti di design vengono scomposti in forma, luce e colore. Alla ricerca della loro più intima essenza

Scegliere di guardare a se stessi con gli occhi degli altri è una ricerca di verità e una sfida. Ma le sfide non hanno mai fatto paura a Poliform, il brand fondato nel 1970 da Alberto Spinelli, Aldo Spinelli e Giovanni Anzani nel cuore della Brianza. Una realtà internazionale che oggi, a cinquant’anni di distanza, vanta 500 rivenditori nel mondo (180 in Italia), 700 dipendenti e un raggio d’azione che va dagli spazi domestici ai grandi progetti contract per hotel e spazi pubblici e di lavoro. Una storia straordinaria che Poliform ha deciso di festeggiare affidando il racconto di un percorso ricco di successi e pietre miliari del design alle lenti di un grande fotografo italiano, Paolo Roversi.

Nasce da queste radici “Time, Light, Space”, un volume edito da Rizzoli che ripercorre la storia di un’azienda, di una terra e di una famiglia in un racconto per immagini che sono state utilizzate nella sorprendente installazione multimediale al recente Supersalone. Immagini suggestive, al confine tra arte e design, che raccontano oggetti iconici disegnati da un brand che ha saputo diventare sinonimo nel mondo di quell’eleganza ed essenzialità senza tempo tipicamente italiane.

Considerato uno degli artisti italiani più eminenti, Paolo Roversi è autore di immagini ormai entrate nella storia della fotografia grazie alla sua straordinaria capacità di arrivare all’anima più intima dei soggetti che ritrae, siano essi una modella, un vecchio amico o un oggetto di design. Una metafisica del quotidiano, in cui i protagonisti dell’immagine vengono scomposti in forme e colori alla ricerca della loro natura più profonda. Ma anche uno sguardo straordinariamente affine a quello di Poliform, il cui nucleo non è un’astratta filosofia dell’arredamento ma la ricerca della sostanza senza la quale i mobili non hanno vita e anima. Non a caso il titolo del libro cita tempo, luce e spazio, gli elementi costitutivi di fotografia e design, la loro essenza.

E proprio la ricerca di una sintesi assoluta, di una semplicità radicale, è ciò che accomuna il lavoro di Paolo Roversi e la spinta che guida la progettualità di Giovanni Anzani, Aldo Spinelli e Alberto Spinelli nella loro costante reinvenzione dell’abitare. Nel racconto per immagini del volume trovano spazio alcuni fra i progetti simbolo dell’azienda, pietre miliari del design ma anche punti di svolta verso nuove concezioni spaziali. Come Tilt, il sistema componibile da parete dalle finiture decise e moderne presentato al Salone del Mobile nel 1987, primo grande successo di Poliform. O Wall System, uno dei progetti più fortunati e longevi, all’apparenza una semplice libreria che diventa uno strumento per curvare e ridisegnare lo spazio. O ancora Io, l’armadio progettato nel 1989 da Paolo Piva ispirato alla medesima filosofia di trasformazione dinamica degli ambienti.

Tutti progetti evoluti nel tempo in oggetti che non sono semplicemente mobili in senso stretto, piuttosto sistemi integrati a partire dai quali (re)inventare la propria dimensione dell’abitare. Perciò Time, Light, Space è quanto mai lontano da un catalogo. È piuttosto un percorso visivo, uno scrigno in cui sono depositati, in una sorprendente armonia fra gli oggetti e l’occhio che li osserva, anni di invenzioni, impegno, collaborazioni e incontri. In cui i progetti che hanno reso Poliform un punto di riferimento per la storia del design vengono tradotti nel linguaggio ricco di suggestioni di un maestro della luce.