Progetti
Timeless in London

Nel quartiere londinese di Notting Hill, l’appartamento dell’architetto d’interni Enis Karavil: un omaggio al dialogo tra epoche personalizzato con opere d’arte, pezzi da collezionista e dettagli iconici

La massima espressività nel minimalismo dei dettagli: è ciò che ha ricercato Enis Karavil nel progettare la sua Notting Hill House, appartamento su due piani all’interno di un edificio tipicamente inglese dei primi del Novecento. Siamo a Londra, città che per Karavil rappresenta una seconda casa. È qui che l’architetto d’interni, dopo aver frequentato la Bentley University in Massachusetts, ha proseguito gli studi alla Inchbald School of Design di Londra.

Ed è qui che trascorre molto del suo tempo da quando, nel 2015, ha fondato a Istanbul lo studio-atelier Sanayi313 con il fratello Amir. Desiderava una base nel Regno Unito e i 120 metri quadrati della Notting Hill House lo hanno conquistato per la quantità di luce che entra dalle finestre ad arco, gli stucchi in stile vittoriano del soffitto e la lunga terrazza. Preso atto di questi tratti distintivi, Karavil ha voluto rispettare il carattere storico della proprietà portandolo a dialogare con un’eleganza senza tempo fatta di mescolanze tra vecchio e nuovo e di materiali naturali con texture forti, ma colori non dominanti, inseriti in uno schema in bianco e nero che dà coerenza all’insieme.

Il risultato è un ambiente che da un lato ha un aspetto volutamente vissuto – e qui ricopre un ruolo fondamentale il pavimento in legno di recupero ricavato da una vecchia fabbrica di tabacco –, dall’altro esprime un’estetica noir quasi teatrale sottolineata da una scala a chiocciola in ghisa “ricamata” e ottenuta dando risalto, in una scenografia giocata su arredi dalle linee semplici, ad alcuni oggetti selezionati con un occhio da curatore d’arte.

Tra la cucina su misura in acciaio inox e il soggiorno, tra un divano Arflex di Umberto Asnago, una poltrona club in pelle di puledro Nicole Farhi Home e una lampada da terra di Serge Mouille, spuntano un corvo impagliato su un cappello a cilindro, un busto di donna con un fez ottomano, opere degli artisti Jeff Robb e Didem Ünlü e, sopra il camino, un prezioso dipinto raffigurante una zia del proprietario.

Da notare l’iconica serie di piatti da parete Fornasetti e una collezione di caffettiere luccicanti provenienti da negozi d’antiquariato in giro per il mondo e disposte su scaffali incastonati nel muro. “In termini di interni, la ripetizione può generare ottimi risultati”, ha osservato Karavil, che ha personalizzato la camera da letto principale con una carta da parati a righe verticali e arricchito la casa anche con pezzi suoi.

Tra questi, gli sgabelli a scatola e il tavolo da pranzo con piano in vetro usato come stand per un ceppo da macelleria su cui sfilano articoli di cancelleria d’epoca: l’antico s’intreccia con il moderno, per un equilibrio fondato sui contrasti.