È la celluloide il punto di partenza dell’Hotel Resonance Taipei. Una risorsa naturale che lo Studio CCD utilizza per costruire una narrazione tutta dedicata all’industria cinematografica
Affidato alla creatività dello studio di progettazione CCD Cheng Chung Design di Hong Kong, l’Hotel Resonance Taipei è la prima apertura nella regione dell’Asia Pacifico della Tapestry Collection by Hilton, luxury brand dedicato a chi ricerca un’esperienza di soggiorno fuori dagli schemi. E decisamente originale è l’ispirazione alla base di questa nuova struttura, ovvero gli alberi di canfora tipici del distretto di Zhongzheng che con un loro derivato, la celluloide, hanno fornito la principale materia prima all’industria cinematografica mondiale.
Intorno a questa tradizione CCD ha costruito una narrazione spaziale a tema in cui la struttura dell’hotel si trasforma in una bobina di pellicola virtuale – esplicitamente richiamata dalle campiture del prospetto principale – pronta a registrare e conservare la memoria e le esperienze degli ospiti rendendole indimenticabili.
A connotare gli altri prospetti sono le aperture verticali di diverse dimensioni, che ne scandiscono geometricamente la superficie conferendo a ognuno di essi un carattere personale. Gli ospiti vengono accolti all’ingresso da una luminosa hall dai colori vivaci, che insieme alle morbide linee degli arredi e dei complementi crea un’atmosfera vibrante come la straordinaria luce naturale di Taipei.
I suoi volumi a doppia altezza si intrecciano con suggestioni come l’utilizzo del legno e del metallo in una narrazione che si richiama esplicitamente al passato industriale del sito, mentre le grandi aperture delle porte finestre che ne scandiscono i paramenti aprono gli interni a un piccolo parco naturale, pensato come spazio comunitario condiviso fra ospiti e abitanti della zona.
Le suggestioni cinematografiche ricorrono nuovamente nei frame metallici che disegnano l’intero spazio del piano terra e gli ambienti al primo e secondo piano, concepiti come fotogrammi virtuali in piani sovrapposti impressionati dalla luce naturale che li attraversa durante la giornata. In coerenza con il tema narrativo le camere sono concepite come sale di proiezione private, palcoscenici virtuali in cui gli ospiti mettono in scena e interpretano la loro esperienza di viaggio.
A ricreare questo effetto contribuisce l’utilizzo di materiali come legno, metallo e cemento a vista che producono suggestivi giochi di luci e ombre nelle zone d’ingresso, cui gli ospiti vengono accompagnati da corridoi decorati da tappeti con motivi geometrici. CCD ne declina gli interni secondo un design di impronta industrial dove le testate letto sono rivestite in pelle, i binari decorativi si ispirano alle bobine cinematografiche e i punti luce, di geometrica essenzialità, illuminano le sfumature tortora del legno di arredi e rivestimenti.