Progetti
Arx Vivendi

Rivivono gli spazi monumentali di un monastero del Seicento. Il progetto di Studio Noa* li trasforma in un albergo, conservandone il fascino e l’atmosfera di pace e meditazione

Riscoprire la forza monumentale e la dimensione spirituale di un antico centro monastico e farne gli elementi caratterizzanti di un hotel unico e affascinante: questo l’obiettivo che ha guidato Studio Noa* nel progetto di ristrutturazione del Monastero delle Serve di Maria Addolorata, che sorge nel centro di Arco, a nord del lago di Garda. Un imponente complesso edificato a partire dalla seconda metà del Seicento, circondato da un alto muro di cinta e affacciato su un ampio giardino interno.

L’intervento, che ha riguardato l’ala sud dell’edificio – la parte restante ospita tuttora una chiesa e un ritiro di clausura – ha dato vita al Monastero Arx Vivendi che propone un’ospitalità in piena sintonia con il luogo. Infatti, l’idea base è stata quella di assecondare la tipologia tipica del monastero, preservando l’originale disegno dei percorsi al suo interno ed estendendone il rigore geometrico ai nuovi volumi, con grande attenzione alla scelta di materiali e cromie. Non solo. Anche il contesto paesaggistico e agricolo ha giocato un ruolo importante, ispirando l’architettura delle leggere costruzioni vetrate che ospitano l’area wellness e creando un rapporto simbiotico fra storia e territorio.

All’interno il monastero si sviluppa su tre livelli. Al piano terra, lungo l’asse centrale, si succedono la reception, la sala colazione e una sala lettura/lounge, impreziosite da volte a crociera e circondate da un lungo corridoio che le abbraccia senza soluzione di continuità. Sullo stesso livello si trovano anche il bar, una cucina e una suite direttamente affacciata sul giardino.

Al primo piano la scena cambia: un imponente corridoio centrale ritmato dalle travi del soffitto che corrono a perdita d’occhio. Qui, le ex celle monastiche, allineate lungo i lati, sono state riunite a due a due per realizzare ampie camere nelle quali la prima cella ospita la zona notte e la seconda la stanza da bagno. Le antiche porte, in legno chiaro, sono state conservate sul lato esterno per non rinunciare alla sequenza scenografica degli ingressi che scandiscono il corridoio.

Anche il secondo piano colpisce per la sua monumentalità: un ampio sottotetto sovrastato da suggestive capriate, dove sono state ricavate due file di stanze che si aprono su un lungo corridoio centrale. E al colmo del tetto, un lucernario corre per tutta la lunghezza della copertura, illuminando non solo il corridoio, ma anche le camere, grazie a delle vetrate sopraluce.

Nel giardino, realizzata ex novo, l’area wellness è caratterizzata da sette volumi leggeri in vetro e metallo posizionati lungo una spina dorsale in pietra. Qui l’alternanza di corpi vetrati e di corti a verde crea un suggestivo gioco di avanzamento e di arretramento di volumi, mentre la spina centrale di raccordo – composta da pilastri rivestiti in pietra di Vicenza e da un architrave orizzontale in cemento prefabbricato e sabbiato – riprende la ‘pilastrata’ lapidea del canale sopraelevato che corre sul lato orientale del convento.

Il progetto di interior

Negli spazi pubblici al piano terreno dominano il bianco, il grigio e il nero, con pavimenti in battuto cementizio realizzati sul modello di quelli originali. Solo il corridoio che dall’ingresso porta al giardino mantiene l’originale rivestimento in cotto, mentre pareti e volte sono state trattate per ottenere un intonaco mosso, dall’effetto antico. Nella reception domina un grande bancone in pietra, rivestito in granito e illuminato da una pioggia di lampade sospese, intorno solo la presenza leggera di poltrone in ferro battuto. Altrettanto sobria la sala colazioni, dove un lungo tavolo centrale richiama l’antico refettorio e un antico pozzo e un camino sono stati rivisitati come isole-buffet.

Al primo piano, il maestoso corridoio centrale è deliberatamente lasciato privo di arredi e anche le camere condividono un design rigoroso: pavimenti in rovere piallato a mano per la zona notte e piastrelle dall’effetto naturale per il bagno, neri gli arredi che si stagliano sui toni di grigio degli ambienti. Tutto è disegnato su misura, compresi i letti con baldacchino in metallo e inserti in rovere nero.

Nell’area wellness troviamo invece le calde cromie del rovere sbiancato, dei tessuti effetto lino e del cotone, e all’interno della spa tutto è stato disegnato per favorire il relax: dai pannelli in legno fresato che ripetono il disegno stilizzato del melograno, simbolo del monastero, ai lettini sospesi come altalene e alle panche della bio sauna che invitano alla meditazione e ricordano un luogo di preghiera.