Lo studio CCD Cheng Chung Design progetta il suo nuovo quartier generale a Shenzen, al quarantottesimo piano della ICC Tower
Un ufficio rilassante come una casa, accogliente come una caffetteria, stimolante come una galleria d’arte. Si potrebbe definire così la nuova sede di CCD progettata a Shenzhen dallo stesso studio di architettura capitanato da Joe Cheng, tra le realtà più influenti del mercato cinese e asiatico.
“Un buon designer si preoccupa più delle persone che vivranno uno spazio, che dello spazio in sé”, è il suo motto e al contempo la premessa sulla cui base ha concepito il quartier generale di CCD al quarantottesimo piano della ICC Tower.
È in questo grattacielo della Greater Bay Area che, combinando spirito giocoso di esplorazione e tecnologia all’avanguardia, si è sviluppato un ambiente di lavoro dove le zone adibite all’attività professionale si affiancano a bar, cucina comune, anfiteatro, locali per conferenze ed eventi.
Il tutto su una superficie di circa duemila metri quadrati e prendendo come fonte d’ispirazione i tradizionali giardini cinesi, in linea con la filosofia di Cheng, strenuo sostenitore dell’importanza di coniugare cultura orientale antica e gusto occidentale contemporaneo. In questo caso, partendo dall’idea del giardino cinese come complesso diversificato che nella medesima cornice integra natura, letteratura, pittura, calligrafia, scultura e teatro fornendo un luogo ideale per le più disparate attività culturali, si è dato vita a una location cromaticamente dominata da neri, marroni, beige, grigi, e giocata su un mix di stili.
Se i soffitti con condotti a vista regalano un tocco industrial, il resto è un dinamico intreccio di vetrate e parquet, di pavimenti in cemento e moquette dai motivi geometrici, di pareti di bambù, muri vegetali e inserti di mattoni. E ancora, di scrivanie, tavoli per riunioni, capsule insonorizzate per i momenti di privacy, mensole con sgabelli, divani, chaise-longue, tappeti, librerie, piante e oggetti provenienti da ogni parte del mondo.
Una collezione di suggestioni che apre a modalità personalizzate di utilizzo degli spazi e che non manca di includere elementi accattivanti e inattesi quali camini sospesi dal sapore futuristico e opere d’arte di forte impatto, vedi la grande scultura in legno a forma di pesce o “Big Fish”.
Da notare le scale disegnate per poter essere usate come sedute da anfiteatro, funzionalità extra destinata agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Guangzhou, che qui ha una base e offre lezioni e seminari di formazione. Non a caso il nuovo headquarter CCD a Shenzhen è anche una sala espositiva per prodotti di design: parliamo di un progetto che promuove un’architettura versatile abbracciando soluzioni non convenzionali e prevedendo una sottile divisione spaziale che rende ogni sezione indipendente, sì, ma intrinsecamente connessa alle altre.