La creatività del poliedrico studio olandese Concrete per il primo W hotel del Giappone. Tra estetica pop e suggestioni orientali, un viaggio fuori dall’ordinario nel paese del Sol Levante
Situato su Midosuji Boulevard, un nuovo grattacielo da 27 piani progettato da Nikken Sekkei con la supervisione di Tadao Ando per i prospetti di facciata è la sede del primo W Hotel giapponese, new entry nel ricco portfolio del brand di lusso parte del gruppo Marriott International. Al design essenziale di questo grande monolite nero fa riscontro la cifra stilistica degli interni ideati dallo studio Concrete di Amsterdam, fatta di spazi coloratissimi e continui rimandi alla cultura del Sol Levante.
Come ogni hotel della catena, anche il W Osaka trae ispirazione dallo spirito del luogo che, in questo caso, rispecchia il landscape, i suoni, i sapori e le emozioni della città nipponica, dalla semplice bellezza dei fiori di ciliegio e degli alberi di gingko che fiancheggiano il Midosuji Boulevard al vivace paesaggio urbano del quartiere di Dotonburi, epicentro della vita notturna di Osaka. Il team di Concrete ha esplorato questo retaggio scoprendo una metropoli ricca di contrasti, sospesa tra il minimalismo dell’estetica giapponese, gli sfavillanti colori della sua anima più moderna e la bellezza semplice della natura, facendo del W Osaka il luogo della narrazione di questi opposti ma al tempo stesso complementari valori.
Ad accogliere gli ospiti è l’imponente mole dell’edificio, sovrastata da una W posizionata quasi al top della facciata e illuminata da un sistema Led Rgb che cambia colore in occasione di festività o particolari ricorrenze. Un’altra W, questa volta coperta da centinaia di sfere cromate, accoglie i clienti al livello della strada. All’albergo si accede percorrendo una scenografica galleria i cui soffitti e pareti sono rivestiti da oltre tremila dischi metallici di tonalità rosata, tagliati al laser e piegati secondo l’antica arte dell’origami.
Un’illuminazione cangiante a seconda delle stagioni rende ancor più suggestiva la transizione dall’esterno all’interno, facendone quasi una porta d’accesso a un mondo magico. Il passaggio termina in una lounge dall’aspetto avveniristico che riprende a pavimento e a soffitto il pattern asanoha, una particolare geometria che nasce dalla giustapposizione di fiori di canapa stilizzati. Da qui una scenografica scalinata, sempre declinata secondo il pattern asanoha, disegna il percorso attraverso le diverse aree dell’hotel, dalle sale riunioni del secondo piano all’area di accoglienza e check in al terzo piano, per arrivare alla Spa situata al quarto piano.
E proprio il terzo piano è il cuore social dell’hotel. Fulcro di questo spazio è il bar con la sua grande sala arredata da poltrone e divani, disposti secondo una precisa scala cromatica a creare un arcobaleno tessile. Lo spazio è illuminato da grandi lampade che integrano tubi al neon e sono un omaggio alle iconiche insegne dell’area commerciale di Dotonbori, affiancate da lanterne tradizionali in cui la carta di riso è sostituita da resistente materiale acrilico. Di fronte al grande bancone, sovrastato da una cortina di tendaggi plissè, si trovano una postazione DJ e un palco rotante concepito per ospitare gli artisti del Manzai, una particolare forma di stand up comedy locale.
Allo stesso livello si trova anche il ristorante Oh.lala…, che propone piatti della cucina francese in spazi dalla spiccata impronta jap. Protagonisti i pois, celebre trademark dell’artista Yayoi Kusama e utilizzati da Concrete per decorare stoviglie e cuscini ma anche riproposti in versione 3D da bulbi luminosi sospesi a differenti altezze. Omaggio all’estetica dei bistrot parigini sono le tradizionali sedute Thonet, che si alternano ad altre di disegno contemporaneo e rivestimenti tessili azzurro cielo.
Il W Osaka ospita anche un secondo locale, l’intimo sushi bar Ukylo cui si accede al termine di un sinuoso percorso interno. Versione food dei tradizionali speakeasy, questo spazio raccolto e riservato accoglie gli ospiti su un banco sospeso in legno su cui possono trovare posto fino a dieci coperti. A disposizione degli ospiti, il banco check in attrezzato con sedute custom che ricordano quelle delle sale giochi pachinco, un servizio concierge per esaudire tutti i loro desideri e uno spazio lounge attrezzato con tavoli e sedute disposti davanti a una parete-esposizione delle tradizionali bambole kokeshi in legno dipinto.
Le 337 camere del W Osaka, che includono camere king e doppie queen standard, suite d’angolo dotate di finestre panoramiche a tutta altezza e la suite presidenziale “Extreme Wow”, occupano i piani dell’edificio dal 6° al 27°, ognuno contraddistinto da un diverso colore sia negli spazi comuni che nelle camere. Gli alloggi si raggiungono percorrendo corridoi rivestiti da tappezzerie decorate da motivi seigaiha, piccole onde stilizzate che creano un effetto ispirato alle prospettive escheriane.
Distribuite in diverse superfici, da 20 a 40 metri quadrati, tutte le camere propongono un bagno ensuite semi-privato e diversi colori a seconda del livello. Grande rilievo hanno i dettagli, declinati dai designer di Concrete in elementi come il grande specchio che, con un gioco di retroilluminazione, ripropone ancora i neon di Dotonbori, e complementi decorati da emoticon che rendono gli ambienti davvero kawaii, sorridenti e giocosi.
Gemma del W Osaka è la citata Extreme Wow Presidential Suite, un grande appartamento di cinque stanze separate da porte scorrevoli in massello di rovere e carta di riso, richiamo esplicito all’estetica locale, affacciato sullo skyline cittadino. Ispirata alle tradizionali case giapponesi, la suite accoglie gli ospiti attraverso un doppio portale nell’ampia zona d’ingresso, esplicito richiamo ai giardini Zen con la sua vegetazione, i tappeti decorati a motivi concentrici e i pouf nelle tonalità del grigio pietra.
Oltre a una sala da pranzo e un soggiorno, nella suite trovano spazio una camera con cabina armadio e un grande bagno. Non mancano naturalmente nel W Osaka gli spazi dedicati al benessere, di cui sono protagonisti una Spa che strizza l’occhio agli onsen locali, una palestra le cui pareti sono decorate da figure stilizzate e una piscina valorizzata da un suggestivo sistema di illuminazione.