Un’anima giocosa: è il manifesto del progetto d’interni firmato da Sò Studio per Maia Active. Un’estetica fluida che ricombina forme sinuose e colori pastello per celebrare la femminilità
Sanlitun è uno dei quartieri più giovani e dinamici di Pechino, pervaso da un’atmosfera vibrante e in continua trasformazione. Un luogo ideale quindi per Maia Active, brand di active wear femminile cinese che proprio qui ha deciso di aprire il suo nuovo flagship store affidandone il progetto d’interni a Sò Studio.
Ed è proprio la femminilità, declinata in forme e colori leggeri e avvolgenti, il filo conduttore del design concept che ne anima gli spazi, identificato nell’espressione “gadabout soul”, anima giocosa. Vitalità e libertà, quindi, che trovano espressione nelle forme sinuose di arredi ed elementi architettonici e decorativi.
Un’estetica “fluida”, che le creazioni del brand invitano a trasferire anche nella vita quotidiana ed è idealmente richiamata dai dipinti di Wayne Thiebaud esposti nello store, con le loro trame soffici e leggere e un mix di toni freddi e caldi che ricorre anche negli interni. Il giallo crema è il timbro dominante degli spazi del Maia Active, che osservati attraverso l’ingresso sembrano aprirsi alla vista come un dolce prezioso, vivacizzato da dettagli rosa salmone e grigio violaceo che donano vivacità e dinamismo agli interni.
Suddiviso in aree dedicate alle diverse funzioni – accoglienza, esposizione, prove e lounge – l’ambiente si propone con una dinamica varietà di materiali e forme per superare la rigidità del negozio tradizionale, dai rack in legno ai pannelli acrilici per arrivare alle tondeggianti sedute, che diventano oggetti di scena e protagonisti della narrazione dello spazio.
In omaggio al concetto guida di fluidità, ognuno di questi elementi può essere ricombinato creando composizioni di forme e accostamenti di materiali e colori sempre nuovi al mutare delle collezioni esposte.
Curatissimo il lighting design, che si rifà alle colorate installazioni luminose dell’artista minimalista americano Dan Flavin. Grazie alla combinazione di diffusori in vetro e tonalità cromatiche lo spazio può assumere illuminazioni d’accento multiformi che ne cambiano continuamente il mood e la percezione.
