Progetti
Barbershop Own

Nella cittadina baltica di Kaliningrad Line Design Studio disegna un negozio che rompe con con l’idea tradizionale di bottega di barbiere, per creare uno spazio dinamico che mette la persona al centro

Il comfort come punto di partenza per la progettazione del Barbershop Own, la bottega di barbiere firmata dai russi di Line Design Studio realizzata nella città di Kaliningrad, affacciata sul mar Baltico.

Il benessere di clienti e lavoratori è l’obiettivo che spinge i progettisti a liberarsi di ogni riferimento alla decorazione tradizionale per puntare su interni minimal senza rinunciare al colore. Uno spazio di 68 metri quadrati non facile, composto da un unico ambiente dal perimetro irregolare interrotto da due pilastri centrali e da due sporgenze, che in qualche modo favoriscono una suddivisione in due zone.

È così che viene tratto vantaggio dalle scomode preesistenze per accentuare la separazione dei due ambienti: l’ingresso con la reception e la zona lavoro. All’entrata la sporgenza in corrispondenza dell’ingresso viene evidenziata da un volume colorato al cui interno trova spazio un armadio per le attrezzature da lavoro.

La geometria triangolare del banco della reception ingloba i pilastri e separa la zona comune da quella di lavoro, grazie anche alla realizzazione di un mobile contenitore a tutt’altezza. Di fianco alla reception, la sala d’attesa è un volume in compensato di larice aperto su un lato, una sorta di “spazio nello spazio” che aggiunge un tono caldo e ludico al mood del negozio.

In una parete della zona di lavoro è stato ricavato un portale di forma irregolare per accedere al bagno e alla stanza del personale. L’estetica brutalista dello “spaccato” viene riproposta sulla parete che incornicia i tre specchi davanti alle poltrone.

L’approccio alla scelta dei materiali è semplice: cemento, acciaio, piastrelle 10×10, il bianco e il blu creano un’atmosfera fredda e asettica, controbilanciata dal calore del compensato di larice naturale.

Le pareti bianche fanno da sfondo ai blocchi funzionali, mentre il blu è riproposto negli arredi, a pavimento, nei profili metallici e nelle fughe delle piastrelle. Mentre il policarbonato alveolare trasparente è impiegato per pannellare le porte e il banco reception.

La decorazione si limita dunque al trattamento dei materiali e delle superfici, con un accento sui corpi illuminanti e sulle insegne luminose, esclusione fatta per i fasci di erbe essiccate che trovano spazio un po’ ovunque, dall’entrata ai servizi.