Progetti
Coworking Clockwork Time

In un ex birrificio di San Pietroburgo AMG Architects progetta un coworking che si ispira al Movimento Moderno e agli arredi anni Settanta, con incursioni nel contemporaneo

Gli spazi del Coworking Clockwork Time sono stati ricavati all’interno di un suggestivo edificio in mattoni rossi risalente al XIXº secolo. Non un palazzo qualunque, ma l’antica sede dello storico birrificio Stepan Razin, chiusa nel 2009, e più nello specifico, i locali sono quelli della zona dedicata al processo di fermentazione della birra.

L’obiettivo è quello di plasmare il concetto tradizionale di interior per il business nelle tendenze più attuali di luoghi fluidi e interconnessi in costante mutamento. Un luogo per creativi coraggiosi, business oriented, che abbia un impatto sulla produttività e sulla creatività, fomentando il networking.

L’ispirazione arriva dal Movimento Moderno, che insieme agli arredi anni Settanta e a pezzi di design contemporaneo danno vita a un ambiente variegato ed eclettico.

Fermo restando il contenitore con le sue intrinseche caratteristiche industriali evidenti soprattutto nel cemento a vista delle volte e negli impianti che corrono a soffitto, le nuove partizioni verticali e gli elementi decorativi cercano un contrappunto attraverso geometrie morbide, forme ad arco, texture e colori a contrasto. Le superfici sono dipinte nei toni del blu, terracotta, verde scuro e beige, con rivestimenti in gres lucido in vari formati.

Open space e uffici privati, sale conferenze, riunioni e aree comuni informali di varia natura, zone relax e cucina: l’offerta è tanto varia quanto richiesto dal format. Ogni zona si differenzia per qualche dettaglio di design: tra tutti le opere del graphic designer Eugene Rauldi che ha realizzato più di cinquanta stampe ad hoc.

Alcuni mobili e complementi sono realizzati da artigiani locali in esclusiva, come per esempio i piani da lavoro in cemento con incrostazioni di vetro colorato e le scritte al neon delle zone comuni, che aiutano a orientarsi nei più di 1000 metri quadri di superficie.

Perché, dato che non si può avere tutto, l’illuminazione naturale non è prevalente, e per questo, la vegetazione rigogliosa che colonizza abbondantemente gli spazi, è artificiale.